Violenza sulle donne, Rosso: "Essenziale il lavoro con i giovani"

L'assessore regionale ai Diritti civili ha illustrato le attività previste in Piemonte.

Violenza sulle donne, Rosso: "Essenziale il lavoro con i giovani"
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Violenza sulle donne, Rosso: «Uno scenario agghiacciante».

Violenza sulle donne

«È determinante lavorare con le scuole e le giovani generazioni per contrastare la violenza sulle donne». Lo dichiara l’assessore ai Diritti civili, Roberto Rosso, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, intervenendo all’Ecomuseo di Torino per la presentazione della mostra “Politica e carità. Donne dell’Ottocento, la doppia anima delle donne nel secolo del cambiamento” e dell’esposizione dei lavori delle studentesse del primo liceo.

Le attività

«La Regione Piemonte in collaborazione con le scuole – aggiunge - ha attuato dei piani formativi mirati rivolti, sia agli insegnanti in ottica di prevenzione per il riconoscimento dei segnali e delle richieste di aiuto, sia verso gli studenti per la diffusione della cultura di parità e del rispetto di genere». Il 31,5% delle donne tra 16 e i 70 anni, quasi 7 milioni di italiane, è stata vittima di violenza. Ogni giorno in Italia 88 donne subiscono un atto di violenza, una ogni quarto d’ora. Nell’82% dei casi chi compie l’aggressione conosce la sua vittima, ha le chiavi di casa o gli si apre la porta.

Si denuncia di più

I dati dell’ultimo rapporto della Polizia di Stato sulla violenza di genere mostrano «uno scenario agghiacciante in cui l’unico dato consolante è la maggior consapevolezza del delitto subito: sale infatti la propensione e la fiducia nel denunciare, forse anche per effetto del Codice Rosso, entrato in vigore ad agosto, che inasprisce le sanzioni per chi commette questo reato e si accelerano le indagini obbligando i Pm ad ascoltare le vittime entro tre giorni». Un capitolo significativo nell’opera di contrasto a un fenomeno ancora così diffuso si realizza «promuovendo tra i giovani una cultura basata sulla parità di genere e mettendo in luce i fattori socioculturali, tra cui i modelli di genere maschili e femminili, ancora molto stereotipati, e rendendo nota la presenta di reti di supporto».

Commenti
Johannes

30% del totale delle vittime di omicidio significa < 1/3 del totale, in altri termini il fenomeno del femminicidio non è mai esistito, è pura propaganda gender, ha lo stesso fondamento del terrapiattismo e degli oroscopi. Il lavoro essenziale da fare è proibire indirizzi di studio umanistici e tornare alla formazione tecnico-scientifica.

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