Caso Bibbiano: altre intercettazioni sul centro Hansel e Gretel di Moncalieri

Un intreccio perverso in cui i piccoli hanno recitato inconsapevolmente solo la parte di numeri.

Caso Bibbiano: altre intercettazioni sul centro Hansel e Gretel di Moncalieri
Pubblicato:
Aggiornato:

Continua a tenere banco nelle cronache nazionali il “Caso Bibbiano”, l’inchiesta della Procura di Reggio Emilia “Angeli e Demoni” sugli affidi di minori che coinvolge anche il centro Hansel e Gretel di Moncalieri.

Caso Bibbiano: altre intercettazioni

Dalle intercettazioni emergono nuovi dettagli: grazie a solo una ventina di bambini le sedute di psicoterapia muovevano un giro d’affari di più di  150mila euro all’anno, con un margine di profitto di quasi 4mila euro al mese. A patto però di poter contare su un numero adeguato di ore di terapia…

Centro Hansel e Gretel di Moncalieri

E c’è anche una email spedita dalla segreteria del Centro Studi Hansel e Gretel al “guru” Claudio Foti in cui sono sintetizzate alcune delle motivazioni dell’inchiesta: i soldi restavano quasi tutti nella disponibilità di Foti, sia attraverso il centro studi che tramite l’associazione “Rompere il silenzio”, di cui è presidente, ma che accoglie nelle sue fila anche Federica Anghinolfi e Francesco Monopoli, vale a dire gli stessi che toglievano i bimbi alle famiglie e che sceglievano i terapeuti.

Un intreccio perverso

Un intreccio perverso in cui i piccoli hanno recitato inconsapevolmente solo la parte di numeri, destinati a essere trasformati in soldi.

LEGGI ANCHE:

Affidamenti illeciti di bambini: anche una Onlus torinese coinvolta

Parlateci di Bibbiano, tanti adesivi sui pali delle città del Torinese

Seguici sui nostri canali