Officina auto abusiva in una cascina
Scoperta dalla Guardia di Finanza in provincia di Cuneo. Trovate 23 tonnellate di oli esausti.
Scoperta dalla Guardia di Finanza in provincia di Cuneo. Trovate 23 tonnellate di oli esausti.
Questa storia è, purtroppo, una classica storia italiana. Un impiegato delle Poste, per arrotondare, mette su un'officina meccanica abusiva in un cascinale. Dunque lavoro nero, evasione fiscale, utilizzo di macchinari senza certificato di conformità, stoccaggio abusivo di ingenti quantità di olio esausto (dicasi 23 tonnellate) e, dulcis in fundo, probabile sottrazione di bilance e altra attrezzatura di Poste Italiane. Lo hanno scoperto dopo un brillante lavoro investigativo i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Cuneo.
L'officina si trova nel Comune di Cervasca (CN), una struttura dotata di impianto di pre-revisione, sistema di aspirazione e raccolta di oli esausti, saldatrici e ponti elevatori. Ulteriori accertamenti hanno poi consentito di rinvenire negli spazi adiacenti all’officina ben 23.000 kg di olio minerale esausto, derivante dall’attività di manutenzione, stoccato in vari fusti metallici nonché in un’ampia cisterna interrata. Considerata la natura di rifiuto speciale pericoloso dell’olio e l’assenza della prevista documentazione ai fini ambientali, è stata chiamata l'Arpa di Cuneo e una società specializzata nella gestione e smaltimento di rifiuti speciali.
Le Fiamme Gialle hanno altresì richiesto l’intervento dello Spresal dell’Asl di Cuneo, per gli aspetti connessi all’igiene e sicurezza sul lavoro, e dell’Ufficio Tecnico del Comune, per verificare la destinazione d’uso originaria degli ambienti trasformati in officina meccanica.
E' stato quindi accertato che l’attrezzatura meccanica utilizzata era priva delle dichiarazioni di conformità, nonché l’illecita destinazione degli ambienti.
Al “meccanico” abusivo sono state formulate delle prescrizioni di assoluto divieto di utilizzazione dei macchinari ed avviato un procedimento penale per abuso edilizio, con successiva ordinanza di demolizione delle strutture illegalmente costruite (officina e piattaforma in cemento utilizzata per il lavaggio delle attrezzature con annesso scarico nel sottosuolo).
Sono state inoltre individuate e sottoposte a sequestro due cisterne contenenti oltre 2.400 litri di gasolio agevolato (ad uso agricolo) detenuto in assenza della regolare documentazione, una carabina ad aria compressa e diverse munizioni per fucili da caccia non denunciate all’autorità di P.S. nonché diversi arredi, suppellettili, computer, pese digitali e altro materiale appartenenti alla società “Poste Italiane Spa”.
Al termine del servizio il “meccanico abusivo” è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria per i reati di: detenzione di prodotto petrolifero agevolato in condizione diverse da quelle prescritte, gestione non autorizzata di rifiuti speciali pericolosi, scarico di acque reflue industriali nel suolo senza autorizzazione, omessa denuncia di armi e munizioni all’Autorità di Pubblica Sicurezza e peculato.
Quest’ultima fattispecie delittuosa è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Cuneo in quanto gli operanti hanno ipotizzato la sottrazione illecita del materiale da parte dell’indagato, risultato dipendente, nella fascia giornaliera antimeridiana, delle Poste Italiane Spa. e, quindi, formalmente equiparato ad un soggetto incaricato di pubblico servizio. Dal punto di vista fiscale si è proceduto ad attribuire al soggetto una Partita Iva d’autorità per l’attività esercitata di “riparazioni meccaniche di autoveicoli” al fine di assoggettare a tassazione i redditi conseguiti e non dichiarati negli ultimi cinque anni.
Una bella "mazzolata" pienamente meritata dall'ennesimo furbetto che, oltre alle conseguenze penali, si troverà con una montagna di sanzioni da pagare. Anche se può sembrare retorico e "retrò" d'obbligo ringraziare la Guardia di Finanza, che come tutte le forze dell'ordine, fa un oscuro quanto importante lavoro di presidio della legalità e del territorio. Faranno "solo" il loro dovere, ma in questa Italia fare il proprio dovere con passione (nonostante stipendi inadeguati) è eroismo.