Lella Beretta Vercellese dell'anno 2018
Il prestigioso riconoscimento della Famija Varsleisa premia un'attività di rilievo internazionale.
Lella Beretta Vercellese dell'anno 2018. Il prestigioso riconoscimento della Famija Varsleisa premia un'attività di rilievo internazionale.
Lella Beretta Vercellese dell'anno 2018
La Famija Varsleisa ha reso noto il nome del "Vercellese dell'anno 2018" è la fotografa Lella Beretta.
Il riconoscimento esiste dagli anni Sessanta e nel suo palmares ci sono i più grandi personaggi della società e della cultura vercellese.
Lella Beretta è da diverso tempo apprezzata e pluripremiata a livello mondiale e le sue mostre raccolgono sempre un certo successo. Il luogo e la data del conferimento del riconoscimento non sono ancora noti. "Il Vercellese dell'anno" della Famija Varsleisa viene assegnato vagliando le proposte inviate dai cittadini che sono corredate di un curriculum delle benemerenze che pubblichiamo di seguito.
Il curriculum
Vercellese, laureata in filosofia alla Statale di Milano, trasforma ben presto la sua passione per la Fotografia in un vero e proprio progetto lavorativo insieme ad un percorso artistico che le regalerà molti successi in Italia e nel mondo.
I suoi scatti, fin da subito, rivelano palesemente una personalissima ricerca del “Bello” e le sue atmosfere flou, morbide e rarefatte regalano a ogni immagine una sensazione di piacere, armonia e benessere. Si sta creando un “mondo alternativo” dove tutto è filtrato dalla sua fantasia e dalla sua ricerca della perfezione e il suo “Stile” diventa inconfondibile, le sue opere riconducibili solo a lei.
Le sue fotografie incominciano a essere premiate in molte città italiane come Ravenna, Pescara, Firenze, Livorno, Arezzo, Brescia, Rimini, Bergamo e in altrettante città straniere come Buenos Aires, Singapore, Bristol, Linz, Algarve, New York, Hong Kong.
Nei circuiti internazionali si classifica spesso ai primi posti ottenendo medaglie d’oro e Trofei. Ricordiamo i successi a Cipro, in Grecia, in Francia, in Austria, in Bosnia Erzegovina, in Arabia Saudita, in America, a Macao, in New Jersey, Bangladesh.
Partecipa a diverse Coppe del Mondo ottenendo ottimi risultati sia come squadra italiana sia come autrice singola.
Nel 2016 è insignita dell’Efiap/oro, Excellence de la Federation International art Photographique, prima donna in Italia a ottenere un simile riconoscimento dalla Federazione mondiale.Realizza mostre personali intitolate “Filosofia per Immagini” da Vercelli, la sua città, e poi Torino, Firenze, Roma, Taormina, ricordandone solo alcune fino ad arrivare alla sua prima Mostra internazionale itinerante in Sud Africa, partita da Johannesburg, Pretoria, Durban e conclusasi a Cape Town con la vendita per beneficenza di tutte le opere esposte.
Nel 2013 sbarca a New York e le sue foto in mostra a Manhattan sono notate dalla direttrice dell’Agora Gallery che la invita a esporre, all’interno della sua prestigiosa Gallery, insieme a personalità eccellenti di varie culture artistiche provenienti da tutto il mondo. Esperienza ricchissima che durerà quasi due anni.
Una sua tela esposta a Manhattan, che rappresenta la fratellanza tra i popoli attraverso il tenerissimo abbraccio di due bimbi di razze diverse, viene donata e accettata dal Presidente Obama. Lo stesso dono viene inviato e accettato anche da Papa Francesco.In occasione della visita del Presidente Mattarella in Piemonte, le città di Varallo e Vercelli lo omaggiano con fotografie di Lella che ritraggono in maniera personale e creativa angoli delle rispettive città.
In campo professionale le viene chiesto di realizzare immagini pubblicitarie per la promozione del marchio Valtur in 24 villaggi posizionati nei luoghi tra i più suggestivi del mondo. E saranno tre anni di impegnativo ed entusiasmante lavoro.Nel 2012 le viene richiesto dalla Presidenza del Consiglio Regionale Piemontese un lavoro fotografico selle Eccellenze artigiane della Regione seguito da una fortunata mostra itinerante e da un prestigioso catalogo.
Nel 2016 completa la collezione artistica “Fairy Tales” iniziata quattro anni prima che racconta attraverso immagini romantiche e fantasiose, dal sapore retrò, storie di “Fate contemporanee” e vuole essere soprattutto l’esaltazione di un tipo di “Bellezza” eterea e rinascimentale, non legata a tempi né a mode e ambientate in contesti pittoreschi e suggestivi.
La sua cultura umanistica, i suoi studi filosofici e la passione introspettiva per “l’Essenza dell’Uomo” unita al piacere di raccontare le “Emozioni” della vita, rimangono le fonti ispiratrici di ogni sua creazione artistica, oltre che di ogni suo impegno professionale.