Cesti natalizi pagati con assegni smarriti
Denunciato sedicente imprenditore 50enne
Cesti natalizi per 1.400 euro pagati con assegni risultati poi smarriti: denunciato un 50enne.
Cesti natalizi con truffa
I Carabinieri della Stazione di Santhià hanno deferito in stato di libertà E.S., 50enne biellese, gravato da vicende penali per reati contro il patrimonio, la persona ed in materia di stupefacenti, perché ritenuto responsabile di truffa.
La vicenda risale a pochi giorni prima del Natale 2018, quando il protagonista dell’episodio si è presentato al titolare di un negozio di gastronomia di Alice Castello. Con aria distinta, il 50enne ha dichiarato di essere un imprenditore di Biella e di avere l’esigenza urgente di reperire dei cesti natalizi per farne dono ai clienti più importanti della sua impresa. Stante la ristrettezza dei tempi, era già il 21 dicembre con il Natale alle porte, l’uomo ha richiesto che venissero preparati con urgenza 25 cesti natalizi contenenti prodotti alimentari di qualità ed alcune confezioni di bottiglie di vino, che avrebbe desiderato ritirare al più presto, pattuendo una spesa complessiva di 1400 euro.
Gli assegni
Il giorno successivo, il “cliente” si è presentato per ritirare la metà della merce già preparata e, a garanzia della sua credibilità, il 50enne ha immediatamente staccato un assegno per la metà del valore dell’ordine, 700 euro, consegnandolo al negoziante e ricevendo assicurazione sulla consegna della restante parte dei prodotti per la vigilia di Natale. Anche il 24 dicembre le cose sono andate secondo copione, con il ritiro di tutti i prodotti, ben confezionati, ed il saldo dell’intera spesa mediante un secondo assegno, ancora di 700 euro. Solo pochi giorni dopo però, è arrivata l’amara sorpresa per il negoziante che, avendo immediatamente versato gli assegni alla propria banca, ha riscontrato che la somma ricevuta non era stata caricata sul suo conto corrente, al suo posto, in corrispondenza dei due assegni
versati compariva la triste dicitura “assegni rubati/ o smarriti”. L’immediata denuncia dell’episodio alla Stazione Carabinieri di Santhià ha dato avvio alle indagini che, in pochi giorni, hanno consentito ai Carabinieri di accertare l’identità del responsabile che è stato conseguentemente deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per truffa e per la ricettazione degli assegni, risultati smarriti alla fine di dicembre a Biella.