Elezioni a Borgo Vercelli. La risposta di Filice a Demagistri: "Sei incoerente"
Il comunicato della lista che appoggia Francesco Filice in risposta alle dichiarazioni di stamni di Mario Demagistri
Il comunicato della lista che appoggia Francesco Filice in risposta alle dichiarazioni di stamni di Mario Demagistri
A poche ore dal confronto pubblico tra i due candidati a Sindaco di Borgo Vercelli, ecco arrivare la pronta risposta di Francesco Filice al suo “avversario”, Mario Demagistri, che in mattinata, tramite un comunicato stampa, lo aveva accusato di non accettare l'utilizzo di documenti ufficiali nel corso del dibattito in programma questa sera. Al fin di non agevolare alcuna delle parti in questione pubblichiamo integralmente la risposta di Francesco Filice.
“Le Amministrative del 2016 passeranno alla storia di Borgo Vercelli come le “Amministrative dei volantini”. Su “Borgo Vercelli on line” è stato pubblicato l’ennesimo volantino di Mario Demagistri (ormai si è perso il conto di quanti siano) in cui afferma che il dott. Filice gli avrebbe negato tassativamente l’uso del proiettore nel confronto di stasera. Ciò lascia alquanto perplessi, dato che il moderatore e i due candidati si sono incontrati mercoledì scorso ed hanno definito le regole del confronto in comune accordo. Ora dice che tali regole non vanno più bene e che è stato “obbligato”, ciò sembra piuttosto incoerente. Un confronto deve essere qualcosa di snello e veloce, con un susseguirsi di domande e risposte, anche da parte del pubblico, da dove deve emergere la preparazione e la posizione del candidato su numerosi argomenti relativi all’Amministrazione Comunale e alla Comunità. Il confronto non deve limitarsi solo all’unico oggetto dei soliti documenti, ampiamente distribuiti nell’ultimo anno quindi da tutti conosciuti, che nessuno contesta siano veri, ma sono invece ampiamente contestabili le interpretazioni e conclusioni derivanti. L’abilità di un Sindaco è anche far valere le ragioni della Comunità negli incontri decisionali, non lamentarsi successivamente che ciò che è stato concordato non era quello che voleva”