Minaccia il suicidio: giovane salvata dalla Polizia
La ragazza era salita su una torre alta 35 metri
Minaccia il suicidio: una giovane donna è stata tratta in salvo dalla Polizia con i Vigili del Fuoco.
Minaccia il suicidio
Ieri sera la Polizia di Stato di Vercelli ha salvato una giovane donna che era in procinto di suicidarsi. Già durante tutto il pomeriggio la ragazza, nota alle Forze dell’ordine per i suoi svariati tentativi passati di togliersi la vita, aveva a più riprese contattato la Sala Operativa della Questura svelando i suoi propositi suicidiari. L’operatore di Sala Operativa provava sin da subito ad intavolare un discorso con la giovane, cercando di comprendere dove si trovasse, ma la stessa riattaccava. Veniva quindi attivata la procedura del “salvataggio vite umane”, che consentiva di localizzare la cella telefonica dalla quale la giovane aveva chiamato e si scopriva che le stessa si trovava in un paese fuori Vercelli.
Un sollievo apparente
Dopo un periodo di ricerche infruttuose la donna ricontattava la Sala Operativa riferendo di stare bene e di essere in procinto di tornare a Vercelli; dal vociare in sottofondo si riusciva ad intuire che fosse in compagnia di altre persone. Pur tuttavia in tarda serata giungeva alla Sala Opertiva una telefonata nella quale veniva segnalata una giovane donna in cima ad una torre alta circa trentacinque metri che urlava “Ormai la vita per me non ha più senso”. Giungeva immediatamente sul posto una pattuglia della Squadra Volante e gli Agenti accertavano che si trattava della stessa ragazza che durante il pomeriggio aveva chiamato la Sala Operativa dichiarando il suo proposito suicida; gli operanti tentavano di intavolare con la donna un discorso per convincerla a scendere dalla torre.
I soccorsi
La Sala Operativa nel frattempo contattava i Vigili del Fuoco che, una volta giunti sul posto, mettevano in sicurezza l’area, di modo che, con l’ausilio degli Operatori della Squadra Volante, si potesse raggiungere la ragazza e trarla in salvo. Una volta posta in sicurezza la giovane donna veniva condotta all’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli e sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio.