Tutti i dettagli dell'inseguimento di via Failla
La Polizia di Stato spiega i dettagli dell'operazione della scorsa notte.
La Polizia di Stato spiega i dettagli dell'operazione della scorsa notte.
Un'operazione brillante e decisa della Polizia di Stato di Vercelli ha prevenuto certamente un raid furfantesco, infattti i due malviventi a bordo della Rover protagonista dell'inseguimento di ieri notte avevano presumibilmente in programma un colpo o più colp nel Vercellese o nella vicina Lomellina. Nella famigerata Rover rubata, infatti, i poliziotti vercellesi hanno trovato un cacciavite da 25 centimetri, un mazzuolo da un metro e un piede di porco da un metro e mezzo. Arnesi “professionali” per scasso.
Nel corso della conferenza stampa di oggi in Questura il Commissario Capo Andrea De Vivo, che ha coordinato l'intervento, ha spiegato come sono andate le cose. L'auto è stata rubata in provincia di Alessandria intorno alle 17-17,30. Il furto è stato subito segnalato dal proprietario all'assicurazione, l'auto, per sfortuna dei ladri, aveva un dispositivo gps anti-furto. Così è stata subito allertata la centrale operativa della Polizia Stradale, informando anche che la vettura stava andando a 150 km h da Robbio verso Vercelli. L'informativa è giunta a Vercelli intorno alle 21,45. Il contatto con la prima pattuglia della Polizia di Stato è stato a Vercelli in piazza Sant'Eusebio, al semaforo, dove veniva intimato l'alt, ma la Rover, dopo aver addirittura speronato un'auto della Polizia continuava a folle velocità verso piazza Roma e poi si immetteva in Corso Gastaldi, inseguita dalle auto della polizia, come in un film, imboccando infine contromano via Mucrone dove, a causa dell'alta velocità, la vettura sbandava, tamponando alcune auto parcheggiate in via Failla e infine schiantandosi contro il muro del condominio d'angolo. Una volante si metteva di lato alla vettura in posizione tale da impedire una delle vie di fuga, ma non ha speronato la Rover. I due occupanti, di cui uno piuttosto ben messo a livello fisico, si avvicinavano in modo minaccioso agli agenti che esplodevano tre colpi di pistola in aria. E' seguita la fuga a piedi, assai rocambolesca. I due fuggivano in direzioni opposte, un 23 enne di origini albanesi, con precedenti per furto veniva arrestato, il suo compare, dopo aver ingaggiato una dura colluttazione con un altro agente, poi risultato ferito lievemente alla mano, cercando di sottrargli la pistola, riusciva a fuggire nel vicino condominio che fiancheggia la roggia, facendo perdere le tracce presumibilmente a nuoto dopo essersi buttato nella roggia. E' ancora attivamente ricercato, era presente alla conferenza stampa il responsabile di queste ricerche il Dirigente della Mobile Sergio Papulino. Impegnati oltre alla Mobile a a Polstrada anche i Carabinieri che De Vivo ha ringraziato.
«Voglio sottolineare che gli agenti sono intervenuti tempestivamente e con grande professionalità» Ha sottolineato il Questore Rosanna Lavezzaro, ed ha aggiunto: «Non c'è stata alcuna sparatoria, solo dei colpi esplosi in alto per intimidazione».
L'uomo fermato, di cui si attende a ore la convalida dell'arresto, risiede nella provincia di Pavia. I capi d'imputazione contro di lui sono tre: resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione, porto di oggetti atti a offendere.