Identificato il teppista delle auto di corso S. Martino
E' un albanese di 30 anni
E' un albanese di 30 anni
In data 21 maggio, a seguito di segnalazione giunta su linea 113, intorno alle ore 3:00, personale della Squadra Volante della Polizia di Stato, si recava in C.so San Martino per una constatazione di patito furto su un auto in sosta.
Ivi giunti, i poliziotti venivano informati dal richiedente che, poco prima, nel rincasare, aveva notato un uomo con fare sospetto all’interno di un’autovettura in sosta, fornendo inoltre la descrizione dell’individuo.
Da una prima constatazione gli operatori rilevavano che l’autovettura presentava tracce ematiche, la rottura del deflettore posteriore destro, la portiera posteriore destra aperta e all’interno era stato messo tutto a soqquadro.
Le prime ricerche sul posto dell’autore del patito furto davano esito negativo. Alle ore 03.40 una pattuglia della Polizia di Stato, transitando nuovamente in C.so San Martino, notava che vi erano altre due autovetture con i deflettori posteriori infranti e al loro interno tutto in disordine: su una di queste vi erano tracce ematiche.
Dai primi accertamenti, sentite le parti offese, solo nella prima autovettura era stato asportata una scatola di colore marrone contenente materiale per decoupage. Per le altre “solo” danneggiamenti.
A seguito di quanto constatato dal personale della Squadra Volante durante le ore notturne, nella mattinata del 21 la Squadra Mobile iniziava l’attività investigativa provvedendo ad invitare presso gli Uffici il testimone che, con elevato senso civico, riferiva con dovizia di particolari quanto accaduto nella notte, fornendo una descrizione dettagliata dell’uomo che aveva visto con fare sospetto all’interno della prima autovettura colpita.
Sulla base di tale descrizione veniva identificato il responsabile: si tratta di D.G., classe 86, nato in Albania, residente a Vercelli. Il suo riconoscimento ha avuto luogo anche perché D.G., subito sospettato della condotta criminosa, risulta essere soggetto noto alle FF.OO. quale soggetto dedito alla commissione di reati contro il patrimonio, e perché in altre circostanze già deferito alla locale Autorità Giudiziaria dalla stessa Polizia di Stato.
Anche in questo caso i poliziotti hanno dimostrato la peculiare conoscenza del territorio locale e di quelli che sono gli individui dediti alla commissione di tali reati predatori, giungendo alla soluzione del caso nel giro di poche decine di ore.
Nella giornata del 20 maggio gli investigatori si sono recati presso l’abitazione del malvivente per indagarlo in stato di libertà per furto aggravato sulla prima autovettura colpita. Lo stesso, informato sulla ragione della stesura dell’atto, spontaneamente collaborava e accompagnava gli operanti nuovamente presso la propria abitazione ove consegnava la scatola in cartone sottratta dalla prima autovettura ; detta scatola veniva pertanto sequestrata e poi fatta visionare alla parte offesa che ne riconosceva il contenuto.
Sono in corso ulteriori indagini ed accertamenti tecnci per raccogliere elementi di prova così da stabilire se l’indagato sia il responsabile degli altri due eventi criminosi avvenuti non lontano dai luoghi del furto e del danneggiamento in argomento.