Cammino di Oropa: partita l'avventura di Giulia e Luca
I due pellegrini non vedenti sono partiti da Santhià, co in volontari del Movimento Lento.
Cammino di Oropa: partita l'avventura di Giulia e Luca. I due pellegrini non vedenti sono partiti da Santhià.
Cammino di Oropa: partita l'avventura di Giulia e Luca
Mario Matto segretario della Via Francigena di Santhià, martedì 7 agosto alle 7,30 circa, ha accolto l'arrivo di Giulia e Luca accompagnati da Alberto Conte e Sara del Movimento Lento, promotore del viaggio, che affronteranno la camminata verso Oropa in quattro tappe.
Nei locali degli Amici della Via Francigena di Santhià è avvenuta la timbratura della credenziale che ha dato il via alla loro avventura; una volta giunti a destinazione il documento verrà consegnato al rettore del Santuario il quale consegnerà poi il “testimonium” (attestato) che certificherà che la singola persona ha compiuto il cammino a piedi da Santhià a Oropa in quattro tappe.
Quattro giorni per mettersi alla prova
Il testimonium, pergamena in latino, veniva dato ai pellegrini che arrivavano a Santiago o a Roma avendo percorso più di cento chilometri a piedi, molto importante perché convedeva l'indulgenza.
Il cammino di Oropa è un test per verificare se si è in grado fisicamente e psicologicamente di compiere camini più impegnativi come la via Francigena o il cammino di Santhiago: 4 giorni per mettersi alla prova.
“Faremo un libretto cartaceo con il percorso - spiega Mario Matto . per chi è più tecnologico lo potrà scaricare”.
Le ragioni di una sfida
Alberto Conte, poco prima della partenza ha spiegato il senso dell'iniziativa: "Questa è un'esperienza per uscire dalla logica del vedente che accompagna il cieco. Vuole essere un viaggio alla pari. La sfida è di fare del viaggio con un persona cieca un valore aggiunto, perché queste persone possono trasmettere emozioni che noi non conosciamo e viceversa".
Carlotta Viazzo