Nuovo progetto Sanità: cure e interventi a domicilio per oltre 2mila piemontesi
Il progetto "Rsa aperte" potrebbe portare all'assunzione di 300 figure professionali
Il progetto "Rsa aperte" potrebbe portare all'assunzione di 300 figure professionali
Si apre una nuova possibilità per circa 2.000 ultra sessantacinquenni non autosufficienti piemontesi. Partirà infatti nei prossimi mesi l’assistenza domiciliare infermieristica garantita. E’ un progetto introdotto dalla delibera Rsa aperte, introdotta dagli assessori alla sanità, Antonio Saitta, e alla Politiche Sociali, Augusto Ferrari. Le persone potranno scegliere e concordare se essere curate a casa con assistenza a domicilio oppure essere ricoverate in una Residenza Sanitaria Assistenziale. La sperimentazione si concluderà il 31 dicembre 2018 e prevede che le strutture aderenti eroghino interventi sanitari flessibili (infermiere, fisioterapista, logopedista) e assistenza tutelare (operatore socio-sanitario) al domicilio degli anziani ultra65enni non autosufficienti che presentano condizioni sanitarie e socio-sanitarie tali da poter procrastinare, almeno temporaneamente, il ricovero in struttura. Il progetto L’intervento dovrà essere riconosciuto dall’Unità di valutazione geriatrica. L’Asl competente per territorio ed ogni residenza sanitaria assistenziale stipuleranno un contratto per la definizione dei rapporti. Al momento si stima che saranno almeno 300 le figure professionali interessate al progetto e che potranno essere inserite nella sperimentazione con nuove assunzioni. Il progetto è’ stato definito un tassello fondamentale della rete di assistenza territoriale approvata nell’aprile 2015 con la delibera che avviava il potenziamento dei servizi per la residenzialità attraverso un aumento di risorse, di 15 milioni di euro.