Pena morte A Vercelli si prega per i condannati

Incontro nel contesto della giornata mondiale contro la pena capitale.

Pena morte A Vercelli si prega per i condannati
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Pena morte A Vercelli si prega per i condannati con la Comunità di S. Egidio.

Pena morte preghiera e testimonianza

Venerdì 1 dicembre, alle 18 , nella Chiesa di San Salvatore, in Corso Libertà 42 si terrà una Preghiera per i condannati a morte. Un incontro che si era già svolto in passato, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio.

Le città per la vita

L’evento si colloca nell’ambito delle iniziative legate alla Giornata Mondiale delle “Città per la vita- Città contro la Pena di morte”, che la Comunità di Sant’Egidio promuove, ormai da 15 anni, ogni 30 novembre. A Vercelli il giorno dopo.

La data è stata scelta perché ricorda la prima abolizione della pena capitale: quella del Granducato di Toscana, il 30 novembre 1786.
In questo 30 novembre 2017 sono 70 le capitali del mondo che aderiscono all'iniziativa, 2200 circa le città di 97 paesi del mondo.

Le città per la vita organizzano mobilitazioni, marce, sit in, spettacoli e altro per chiedere l'abolizione della pena capitale.

La Giornata delle "città per la vita" rappresenta la più grande mobilitazione contemporanea planetaria per indicare una forma più alta e civile di giustizia, capace di rinunciare definitivamente alla pena capitale.

Il caso Bielorussia

Sarà presente,e porterà la sua testimonianza,Andrej Paluda (Bielorussia),attivista del Centro per la Difesa dei Diritti Umani “Vjasna”. Un gruppo che si batte coraggiosamente per l’abolizione della pena di morte nell’unico paese europeo in cui vige ancora.
La pena capitale in Bielorussia è prevista per 14 reati che vanno dall’omicidio a una serie di reati militari e contro la sicurezza dello Stato.

Nel 2016 sono state effettuate 4 nuove condanne a morte. Un condannato, Syarhey Vostrykau, è stato giustiziato lo scorso aprile.
In questo paese i detenuti nel braccio della morte sono informati dell’esecuzione, che avviene con un colpo di pistola alla nuca, solo qualche momento prima che sia effettuata.

Ai familiari dei condannati non sono comunicati la data e il luogo dell’esecuzione nemmeno dopo che il loro parente è stato giustiziato.

Il corpo non viene restituito alla famiglia né viene reso noto il luogo della sepoltura. A volte, notizie di esecuzioni filtrano soltanto dopo molti mesi dai fatti.
Il Centro per i diritti umani "Vjasna" è un'organizzazione non governativa per i diritti umani, creata nel 1996 ,con l'ufficio centrale a Minsk e organizzazioni regionali nella maggior parte delle città bielorusse. Vjasna conta circa 200 membri in tutto il paese. L'obiettivo principale dell’associazione è quello di contribuire allo sviluppo della società civile in Bielorussia, basato sul rispetto dei diritti umani.

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