Concordia desolazione al civico 51 di via Monfalcone.
Concordia desolazione raccontata dagli abitanti
Presente sul posto, durante il nostro reportage, anche Michelangelo Catricalà, consigliere comunale per il Movimento 5 Stelle. «Quando siamo entrati nelle abitazioni, erano topaie – dicono gli abitanti – Ognuno di noi ha fatto tutti i lavori necessari a proprie spese, facendo sacrifici enormi. Eppure ATC non ha mai nemmeno lontanamente pensato di darci una mano, magari mettendo mano a situazioni che da anni esistono».
I problemi dentro gli alloggi
Fra i problemi riscontrati, gli infissi che non si chiudono («Non possiamo sostituirli, costerebbe troppo e rimarrebbero poi di proprietà di chi gestisce gli appartamenti»). Ci sono poi gli scarichi dei servizi igienici che perdono acqua. O, ancora, i termosifoni, «privi delle termovalvole che dovrebbero essere messe per legge da settembre e che invece nessuno ci ha fornito. Ci hanno detto che sono lavori da fare quando l’impianto è spento ma quando è stato il momento hanno prorogato per l’ennesima volta», o che perdono acqua, perché vecchi e privi di manutenzione.
All’esterno una situazione pericolosa
Fuori c’è la fossa settica. Sprofonda nel terreno fragile del giardino, creando delle vere e proprie voragini che sono diventate, con il trascorrere del tempo, habitat naturale per ratti e bisce.
Tutti i tetti delle case popolari del rione, poi, sono in eternit. Alcuni si stanno sbriciolando, con le gravi conseguenze ormai note.