Nuova vita dalla fabbrica all’orto

L'avventura di un 52enne desanese

Nuova vita dalla fabbrica all’orto

Nuova vita… In mezzo al verde.

Nuova vita dal “posto sicuro” al ritmo delle stagioni

Dalla fabbrica all’orto. È la rivoluzionaria scelta di Abramo Fidanza, 52enne di Desana. Dopo 30 anni di lavoro alla Fiat di Verrone, a giugno ha deciso di cambiare radicalmente la sua vita. «Avevo un posto sicuro, ogni mese portavo a casa uno stipendio più che discreto, non c’era nemmeno crisi nel nostro settore – racconta – Eppure un giorno mi sono chiesto se tutto questo mi piacesse davvero e la risposta è stata negativa. Mio suocero aveva un piccolo appezzamento di terreno, poco distante da dove viviamo io e mia moglie. Allora ho deciso di buttarmi in questa avventura».

“Ora non potrei farne a meno”

Ossia coltivare quella porzione di terreno, che confina con una serie sterminata di risaie, dopo averla completamente riqualificata. All’interno delle serre Abramo ha piantato di tutto. Coltiva con amore e con sacrificio per poi rivendere al minuto, dietro a un piccolo chiosco. «Fino allo scorso giugno sapevo a malapena distinguere un ortaggio dall’altro – racconta – Ora non potrei fare a meno di vivere questo ambiente. Molti diranno che sono stato un folle ad abbandonare quello che avevo mentre, invece, è stata una scelta ponderata. Da quando coltivo questo terreno sono rinato, vedo le cose in una prospettiva diversa e non potrei farne a meno».

Tutto rigorosamente naturale

Per ora la vendita dei prodotti è destinata solamente ai privati, ma il progetto è quello di potersi affacciare, un domani, a mercati più consistenti. Tutto, sempre e solo con la parola d’ordine, “naturale”: «Non si tratta di coltivazione biologica, quella è altra cosa. I miei ortaggi sono “naturali”, non hanno alcun aiuto di tipo chimico. Questo è il vanto maggiore, oltre alla soddisfazione e all’orgoglio di vedere crescere, giorno dopo giorno, i frutti del lavoro e del sudore».