CRONACA: Ditta tessile evade 50 milioni di euro
Operazione di Guardia di Finanza e Ufficio delle entrate a Biella.
Operazione di Guardia di Finanza e Ufficio delle entrate a Biella.
La notizia è relativa a un'azienda biellese, ma si tratta pur sempre di una cifra pazzesca di ricavi non dichiarati 50 milioni di euro, ovvero oltre 13 milioni di tasse non versate che ora dovranno pagare, più le sanzioni e denuncia penale. Ecco i dettagli dell'operazione "Lana pulita".
Oltre 50 milioni di base imponibile sottratta a tassazione da una società estera attiva nel settore del commercio all’ingrosso di fibre tessili grezze e semilavorate di particolare pregio, con la sede legale in Lussemburgo ma, di fatto, amministrata in Italia presso gli uffici ubicati nel Biellese. Questo è il risultato ottenuto al termine di un’articolata e complessa attività ispettiva eseguita dalla Sezione Tutela Entrate del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Biella e dalla Direzione Provinciale di Biella dell’Agenzia delle Entrate. A seguito dell’accesso presso gli uffici ubicati nella città, gli ispettori della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate hanno raccolto validi elementi di prova per asserire l’esterovestizione della società verificata. L’esterovestizione è una pratica attraverso la quale le società dichiarano fittiziamente di avere una sede all’estero per poter usufruire di sistemi fiscali più vantaggiosi. Sulla base della documentazione, anche informatica, acquisita presso gli uffici di una società biellese ed attraverso l’analitica disamina degli aspetti gestionali della società formalmente domiciliata all’estero, della natura e delle dinamiche dei rapporti economici e commerciali intercorsi con altre società italiane e con importanti clienti - prevalentemente italiani, hanno rilevato che la società operava di fatto dagli uffici siti in Biella e che in Lussemburgo non vi era alcuna amministrazione effettiva, ma solamente una mera domiciliazione. L’intenso lavoro di ricostruzione effettuato dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Entrate ha permesso di rilevare che la società avrebbe omesso di dichiarare al Fisco – nel periodo dal 2011 al 2015 - ricavi conseguiti in Italia per un ammontare complessivo di €. 463.744.000,00 a fronte di costi ricostruiti e riconosciuti, ma non dichiarati, per €. 413.661.000,00. Sostanzialmente la base imponibile da sottoporre a tassazione (derivante dalla differenza tra i ricavi ed i costi) ammonterebbe ad oltre 50 milioni di euro. Su tale importo la società dovrà pagare a titolo di imposta sui redditi delle società un importo di 13.750.000 euro, oltre alle sanzioni ed agli interessi di mora. Guardia di Finanza COMANDO PROVINCIALE BIELLA L’entità dei ricavi conseguiti e delle relative imposte evase ha fatto scattare la denuncia a piede libero nei confronti di sette persone responsabili, tra amministratori succedutisi nel tempo e soci, per il reato di omessa dichiarazione al fisco dei redditi prodotti.