Ancora un sindacato di Polizia, questa volta il Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) con una nota firmata dal
segretario provinciale Domingo Miano (nella foto), il quale evidenzia come la Polizia di Stato vercellese si trovi ad operare troppi agenti in meno rispetto all’organico che sarebbe necessario per garantire più sicurezza sul nostro territorio.
Un silenzio assordante
“C’è un silenzio assordante – sottolinea Miano – che arriva dalle strade, dalle stazioni, dalle autostrade e dalle case della nostra provincia: è il silenzio lasciato da pattuglie che non ci sono, da operatori che non possono arrivare in tempo, da uffici ridotti all’osso”.
Il Sap denuncia quindi la carenza di organico: “…il personale è allo stremo, gli straordinari (si ricorda che gli arretrati in esubero sono fermi al dicembre 2023 e quindi siamo in attesa da circa 2 anni che vengano pagati) non bastano a coprire i servizi su tutto il territorio. Le difficoltà coinvolgono tutta la provincia: la Polizia Ferroviaria, la Polizia Stradale e la Polizia Postale. Siamo coscienti e consapevoli dell’ aumento dei reati e della percezione di insicurezza che coinvolge tutti. Uno dei motivi è sicuramente da addebitare alla carenza di organico nelle strutture della Polizia di Stato a livello nazionale e soprattutto a livello locale. Abbiamo una carenza, rispetto al 2010, di circa 10.000 Donne e Uomini e numeri attuali compromettono servizi, controllo del Territorio, scorte e vigilanza di obiettivi sensibili, incidendo anche sul benessere del personale”.
I numeri dell’emergenza sicurezza
Una situazione che viene ulteriormente analizzata da Miano sulla base di dati precisi:
“Il Decreto del Capo della Polizia sull’organizzazione della Polizia di Stato, prevederebbe una dotazione organica di 171 unità solo per la Questura di Vercelli; invece attualmente abbiamo un organico di circa 140 operatori con una carenza di circa 30 operatori (circa il 20% in meno), più supporto del (poco) personale civile per l’espletamento di pratiche burocratiche, che attualmente in molti uffici vengono garantite dai poliziotti, considerando anche il fatto che non avendo alcun Commissariato di P.S. sul nostro territorio tutta l’ attività di inerente le autorizzazioni di P.S ( tra cui passaporti, licenze, porti d’armi ecc) deve essere espletata dalla nostra Questura”.
Volanti, Polfer, Stradale: tutti servizi sottodimensionati
“Abbiamo difficoltà – prosegue il comunicato – a garantire la presenza di due “Volanti” per turno… con il rischio e la certezza di non poter intervenire prontamente a tutte le richieste di intervento. Sappiamo bene anche quale sia la situazione nelle nostre stazioni ferroviarie, treni affollati, borseggi, risse, persone che si sentono sole e abbandonate, e per questo aggiungo, che nella nostra provincia dovremmo avere (tra Vercelli e Santhià) un organico di Polizia Ferroviaria di circa 35 operatori e invece attualmente operano circa solamente 20 unità.
Stessa situazione per la Polizia Stradale, che dovrebbe garantire, tra i suoi compiti, una sorveglianza della mobilità su strada e dell’accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale e che tra Vercelli e Varallo dovrebbe avere un organico previsto di circa 50 operatori ma invece attualmente operano circa 38 unità.
Infine con l’aumento dei reati informatici (truffe online, cyberbullismo, furto di identità, pedopornografia, diffusione di materiale illegale e attacchi a sistemi informatici ecc.), la nostra Polizia Postale, che è l’organo specializzato della Polizia di Stato che si occupa di indagare sui reati informatici, ha attualmente un organico di sole 6 unità a fronte di un organico previsto di 12 operatori”.
L’insieme di queste carenze d’organico, che il sindacato stima in circa 70 unità, riduce sensibilmente il livello di sicurezza dei cittadini, perché riduce la tempestività e la quantità degli interventi della Polizia.
“Quindi mi domando e Vi domando: – continua il sindacalista – come si vuol garantire “sicurezza e tutela per il cittadino” se facendo due semplici conti nella nostra provincia mancano circa 70 Operatori della Polizia di Stato (quindi una carenza totale di più del 20%) e alcuni Uffici di primaria importanza sono ridotti alla metà dell’organico?? Lo chiediamo a gran voce, come già segnalato da molte testate nell’ aprile scorso dopo alcuni atti di aggressioni, a tutta la cittadinanza e ai nostri politici locali che facciano da “collegamento” a livello Nazionale per poter risolvere questa annosa situazione degli organici. Inoltre il personale, già insufficiente, viene inoltre spesso richiesto per servizi di ordine pubblico, accompagnamenti e trasferimenti o per far fronte a emergenze in altre province o altre regioni d’ Italia. Non siamo certo contenti di segnalare queste gravi problematiche ma la situazione resta critica”.
Sacrifici e un lavoro immane dei poliziotti, ma non basta
“Come SAP stiamo chiedendo a gran voce al Governo un immediato incremento degli organici – sottolinea il segretario provinciale – . Tutto il personale in primis, che nonostante gli sforzi chiesti, sacrificando la loro vita personale e tempo libero, il Questore della Provincia di Vercelli la Dott.ssa SUMA, coadiuvata dai suoi Dirigenti e Funzionari su tutto il territorio stanno facendo un lavoro immane per garantire che tutto il sistema della sicurezza funzioni al meglio, ma questo NON BASTA!! Serve il personale punto!!
Lo stesso Questore ha rappresentato più volte, al Ministero dell’Interno, di incrementare il personale della Polizia di Stato nella nostra provincia ma ad oggi nulla è cambiato anzi la situazione è peggiorata negli ultimi mesi tra personale in quiescenza e trasferimenti non rimpiazzati. Il SAP chiede un intervento urgente per riorganizzare e rafforzare gli organici, garantire sicurezza e presenza sul territorio. «Il SAP non potrà accettare ulteriori procrastinazioni e chiede soluzioni immediate per lavorare e vivere al meglio il presente della sicurezza”.
Un Stato che si rispetti non sguarnisce
“La sicurezza non è un costo, è la prima voce di bilancio di uno Stato che si rispetti. E la provincia di Vercelli non può più aspettare. I nostri servitori dello Stato meritano un presente e un futuro sereni e dignitosi. È ora che alle parole seguano i fatti: servono soluzioni concrete per garantire sicurezza e rispetto a chi ogni giorno lavora per la collettività”.