Grave e non ordinario è stato l’evento criminoso affrontato pochi giorni fa dai Carabinieri di Gattinara. La tempestività nello sviluppo delle indagini e la rapidità nella condivisione degli elementi indiziari acquisiti hanno condotto all’individuazione dei due presunti responsabili, nei cui riguardi i Carabinieri, all’alba di giovedì 27 novembre 2025, hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto per i reati di sequestro di persona, rapina aggravata dall’uso di armi e lesioni personali.
La vicenda è scaturita via internet, nell’ambito di una piattaforma social, mediante la quale uno degli indagati è entrato in contatto con la vittima riuscendo a instaurare una relazione, un rapporto strumentale volto all’accesso nell’abitazione. La sera tra il 23 e il 24 novembre, infatti, la vittima ha accolto nel proprio domicilio uno degli autori della truffa, che raggiunto furtivamente dal complice, ha dato immediatamente avvio all’azione criminosa. La vittima è stata dapprima immobilizzata con del nastro adesivo, legata ad una sedia, e successivamente colpita ripetutamente al volto. Le percosse gli hanno provocano traumi al naso e allo zigomo.
Sotto la minaccia di un coltello, i due aggressori si sono fatti consegnare il bancomat e il relativo codice, successivamente utilizzati per effettuare prelievi e tentativi di transazione fraudolenta. Prima di allontanarsi, si sono quindi impossessati del telefono cellulare della vittima e di diversi monili in oro appartenenti alla madre. Il punto di svolta dell’indagine avviene nella notte tra il 26 e il 27 novembre, quando una pattuglia della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Novara, durante un controllo ordinario presso un B&B ubicato in quella provincia, individua i due presunti autori del fatto ancora in possesso della carta di pagamento e di parte della refurtiva della vittima.