Insieme festeggia trent’anni di aiuto ai malati oncologici

Appuntamento sabato 29 novembre ore 17 alla sede della Vallotti

Insieme festeggia trent’anni di aiuto ai malati oncologici

L’associazione “Insieme” compie trent’anni.

Non c’è quasi famiglia vercellese che non si sia trovata, per un verso e per l’altro, a sperimentare la loro dedizione. «Mi scalda sempre il cuore vedere anziani pensionati che appena usciti dalle Poste vicino alla nostra sede dopo aver riscosso la pensione, passano a donare magari anche solo 10 euro, che per alcuni sono tanto. Lo fanno per gratitudine, ed è bellissimo». Così l’attuale presidente dell’associazione il dottor Massimo Cianfanelli in merito al radicamento del sodalizio in città.

Un aiuto lungo 100.000 chilometri all’anno

“Insieme” garantisce ogni anno un migliaio di trasporti, ovvero 100.000 chilometri di media annua, per circa 120 malati oncologici che devono sostenere un esame diagnostico o una terapia. Nel 2024 furono 973 viaggi rivolti a 998 utenti (molti gli stessi per più viaggi) e 101.528 chilometri percorsi, con 8.103 euro di spesa per i carburanti e 3.451 euro per il Telepass. I trasporti per gli utenti sono completamente gratuiti. In servizio ci sono quattro vetture, 25 sono gli autisti impegnati, tutti volontari, altri 15 volontari si occupano di segreteria, la base di soci è di oltre 160 iscritti.

La festa di sabato

L’appuntamento per la festa è sabato 29 novembre nei locali della scuola Vallotti alle ore 17. Un’occasione per far sentire ancora una volta la vicinanza della città.

L’inizio

«Nel 1995 – spiega la dottoressa Marilia Bogni, per diversi anni presidente e tra i venti soci fondatori – c’era un grande bisogno di assistenza domiciliare, che poi è venuto meno con la nascita di strutture apposite dell’Asl e l’affermarsi delle cure palliative. Oggi effettuiamo principalmente trasporti. Ma la nostra “vettura” non è un taxi… Quindi è anche un’occasione per interagire con i malati e svolgere comunque sempre un ruolo di accompagnamento e aiuto».

L’intervista

Abbiamo intervistato il dottor Cianfanelli per dare al lettore la dimensione di questa meritoria associazione.

Un episodio di questi anni che le è rimasto impresso?
«Una vicenda che dà la dimensione dell’impegno del nostro sodalizio – racconta – è quella del 70enne F.Z., senza supporto famigliare, che chiese aiuto per le terapie all’IRCCS di Candiolo per una grave forma oncologica. I viaggi a Candiolo andata e ritorno, spesso con partenza alle 6 del mattino e rientro nel tardo pomeriggio, si sono susseguiti per due anni. Quella persona ha fatto tesoro della solidarietà, dell’altruismo, dell’empatia e della comprensione che ha trovato nella nostra associazione, tanto che ha voluto restituire il calore e l’affetto ricevuti diventando non un semplice accompagnatore-autista, ma un volontario che non lesina una parola di conforto ai pazienti nei viaggi».

La vostra attività si è modificata negli anni, cosa è cambiato?
«Certamente un tempo entravamo nelle case, cercando di portare sollievo e un sostegno anche umano alle persone, ci coinvolgeva molto. Ma non è che oggi siamo meno attenti e coinvolti. L’esigenza di garantire trasporti gratuiti è molto sentita, un malato oncologico a Vercelli è costretto a lunghe trasferte, i nostri assistiti devono compiere diverse volte un tragitto durante la cura. E’ cosa nota che molte persone, soprattutto anziani, rinunciano a curarsi perché non hanno le risorse sufficienti e questo accade anche ai malati oncologici. Il nostro impegno quotidiano va a dare risposta a tale bisogno e solleva il malato e la famiglia dallo stress di organizzare i trasferimenti. La persona viene prelevata al suo domicilio, portata alla clinica o al centro medico anche molto lontano, a Candiolo, Milano, Pavia… Una volta terminato l’appuntamento viene riaccompagnato a casa. Vorrei anche sottolineare che facciamo in modo che i nostri ospiti mantengano la distanza di sicurezza interpersonale vista la loro fragilità immunologica. Inoltre i nostri accompagnatori-autisti vengono sottoposti annualmente a visita per sorveglianza sanitaria, con gli stessi criteri utilizzati per gli autisti dei mezzi di linea. Durante il tragitto i volontari interagiscono col paziente, anche a livello psicologico, e sono formati a operare con discrezione, umanità ed estrema professionalità. Tutto ciò, comprese le attente manutenzioni dei quattro veicoli, che ha dei costi notevoli da sostenere. Pensi solo al cambio gomme stagionale…».

E a proposito di volontari cosa ci può dire?
«Intanto molti associati hanno alle spalle storie di malattia di un familiare e quindi sanno benissimo che tipo di attenzioni devono avere. Chiaramente i nostri volontari operativi sono tutti pensionati, proprio perché il nostro servizio assorbe tanto tempo. Chi vuole aderire all’associazione è sempre il benvenuto, se poi vuole impegnarsi c’è tanto da fare, anche se non si diventa accompagnatori».
Infine il dottor Cianfanelli ringrazia alcune persone ed Enti: «Ringrazio prima di tutti colei che in questi trent’anni ha tenuto, nonostante le difficoltà, la barra del timone dell’associazione: la dottoressa Marilia Bogni. Voglio ricordare tra le infaticabili volontarie Bina Martinetti che per circa 20 anni ha profuso energie, tempo, risorse. Come non ricordare anche Pina Lesca, instancabile oltre che nell’assistenza domiciliare anche nel preparare gadget da vendere per reperire fondi. Fra gli Enti certamente Fondazione Cassa di Risparmio, a cui va il nostro ringraziamento perché nel corso degli anni ha sempre creduto nei nostri progetti e ci ha aiutato generosamente. Sarebbe lunghissimo elencare tutte le aziende che ci hanno aiutato ed incoraggiato. Vanno ricordate anche le associazioni e i tanti cittadini che ci hanno consentito di operare. La sensibilità del Comune (affitto a prezzi agevolati) ci permette di avere una sede adeguata. Non ultimo un ringraziamento all’ASL che permette alle nostre auto un ricovero nel cortile dell’ospedale».
Per capire ancora meglio questa splendida associazione, esempio di dedizione e amore per il prossimo, non resta che partecipare alla festa del 29 novembre».

La flotta e i donatori

Renault Kangoo (acquistata con contributo DIA SORIN – Saluggia); Renault Sandero (acquistata con contribuzioni libere e proventi 5xooo); Ford Tourneo (acquistata con contributo ASCOM – Giovani Imprenditori Vercelli); Ford B max (acquistata con i proventi del 5×1.000).

Cenni storici e informazioni per interagire e donare

L’associazione è nata ispirandosi a un principio: «La persona gravemente malata, seppur inguaribile è pur sempre curabile». In anticipo sui tempi visto che solo nel 1999 venne promulgata la legge 39 “Assistenza Domiciliare con riferimento a pazienti in fase critica)”. Infatti “Insieme” è nata il 15 novembre 1995 come Associazione Vercellese di Volontariato per la cura del dolore. Nata da un’idea della presidente del club Soroptimist Vanda Zanetto Martinotti, adottata dal dottor Salvatore Nicoscia, allora responsabile della Struttura di Terapia Antalgica dell’Asl di Vercelli. Una ventina i soci fondatori.

Inizialmente l’obiettivo primario era sconfiggere “il dolore inutile” dei malati promuovendo le cure palliative e la necessità di realizzare un hospice, per affermare una nuova cultura della malattia e dell’essere malato. Con la presidenza del dottor Giorgio Forti, iniziò sin da subito la collaborazione con la Struttura di Oncologia ed Ematologia (prelievi ematici al domicilio, emotrasfusioni).

Dagli anni 2000, dopo la creazione di una struttura ospedaliera apposita, l’attività da clinica diventa socio assistenziale e di accompagnamento. La trasformazione diventa sensibile nel 2006. Nel 2019 la denominazione si trasforma in “Insieme Odv” Associazione Vercellese di Volontariato per la assistenza ai malati oncologici, iscritta al RUNTS (il registro degli Enti del Terzo Settore ndr), dotata di personalità giuridica. Il “Trasporto sanitario semplice” viene effettuato con vetture di serie non modificate, in quanto i pazienti accompagnati non necessitano di ossigeno terapia e sono deambulanti. La sede fu prima ospitata dalle Suore di Loreto in piazza d’Angennes. Nel 2009 venne poi trasferita in corso Libertà 300 (Complesso Santa Chiara). La prima vettura fu acquistata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli.

Informazioni utili

L’associazione si finanzia con i proventi del 5 per 1.000, contributi di singoli, lasciti testamentari. La gratuità dei servizi e la assenza, per statuto, di dipendenti fa si che le spese siano soprattutto per il servizio di accompagnamento. Il servizio è riservato ai malati oncologici.
Per entrare in contatto per associarsi, donare e/o usufruire del servizio ci si può recare nella sede di corso Libertà 300 il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17 oppure Tel. e fax 0161-211706, associazioneinsiemevc@gmail.com.
Per l’assistenza agli ammalati: 333 – 689.52.47 – 328-6384856, per il trasporto: 392-3474053.

COME SOSTENERE INSIEME: E’ possibile donare sul CC bancario n. 103288842 – UNICREDIT, via Balbo 18, Vercelli IBAN: IT 93 F 02008 10010 000103 2888 42.
Per devolvere il 5 per mille indicare nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale: 94017880025.

IL DIRETTIVO ATTUALE: Presidente: Massimo Cianfanelli, vice presidente Maria Emilia Bogni. Consiglieri: Marisa Fiore, Antonio Giannone, Mariella Guaschino, Renata Massaglia, Carlo Monzeglio.