Giornata del Geometra giovedì 27 rivolta in particolare ai giovani

Si svolgerà nel Complesso di Santa Chiara ed è promossa da Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Vercelli.

Giornata del Geometra giovedì 27 rivolta in particolare ai giovani

Giovedì 27 novembre, nel Complesso di Santa Chiara in corso Libertà 300 a Vercelli, si terrà la quarta edizione de “Una giornata da geometra”, organizzato dal Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Vercelli in collaborazione con i Collegi di Biella e Novara.

Nella foto I vertici del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Vercelli. Da sinistra Fausto Danesi, Ferdinando D’Aniello, Valentina Papa, Andrea Romoli e Gianmario Avetta.

Un appuntamento pensato per mettere in dialogo enti, imprese e associazioni attive nel settore edilizio con gli studenti delle scuole secondarie di primo grado e con quelli dell’indirizzo C.A.T. (Costruzioni, Ambiente e Territorio), l’ex corso per geometri prima della riforma Gelmini. Obiettivo: far conoscere da vicino una figura professionale centrale nello sviluppo e nella gestione del patrimonio edilizio e territoriale e illustrare le opportunità occupazionali che il settore continua a offrire.

IL FUTURO SOSTENIBILE NEL SETTORE EDILIZIO

I geometri, protagonisti insieme ad altre figure tecniche dello sviluppo edilizio del boom economico degli anni Sessanta, non hanno mai smesso di innovare. Al contrario, negli anni hanno ampliato competenze e sensibilità, diventando professionisti in grado di affrontare le sfide della contemporaneità: edifici energeticamente efficienti, riduzione del consumo di suolo, sicurezza dei cantieri e resilienza di fronte ai cambiamenti climatici. Un tema, questo, particolarmente sentito nel Vercellese, dove la gestione dell’acqua oscilla tra siccità che mettono a rischio la produzione risicola e alluvioni che ciclicamente colpiscono territori come Trino o alcune zone della Valsesia. L’evento, patrocinato da Comune e Provincia di Vercelli, dal Comitato Regionale dei Geometri del Piemonte, da ANCE e dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Novara-Vercelli-Valsesia, si propone quindi come un vero trampolino verso il futuro per i giovani che si affacciano al mondo dell’edilizia.

UN EVENTO PER I GIOVANI E PER IL TERRITORIO

La Giornata da Geometra nasce con l’obiettivo di valorizzare una figura professionale che, grazie alle sue competenze trasversali, svolge spesso un ruolo di cerniera tra la committenza e tecnici specialisti come ingegneri, architetti o geologi. «Quest’iniziativa – spiega Gianmario Avetta, presidente del Collegio dei Geometri di Vercelli – si rivolge ai giovani e alle famiglie. Anche quest’anno abbiamo investito molto nell’orientamento e i risultati sono ottimi: la provincia di Vercelli è la seconda del Piemonte per incremento delle iscrizioni al percorso C.A.T.».

Per Avetta è fondamentale proporre ai ragazzi attività concrete: «È più efficace farli interagire con gli operatori del settore, visitare gli stand, sperimentare strumenti e tecniche, piuttosto che farli ascoltare passivamente una lezione. In questo modo capiscono davvero quanto sia variegata la nostra professione». Il geometra, infatti, si occupa di rilievi topografici, certificazioni energetiche, sicurezza nei cantieri, amministrazione condominiale, successioni, progettazione, prevenzione incendi e gestione del territorio: un ventaglio di attività che richiede competenze tecniche solide e una buona conoscenza normativa.

TRA WORKSHOP E DIMOSTRAZIONI PRATICHE

La giornata ospiterà workshop tematici e seminari con professionisti del settore. Parteciperà anche una delegazione dell’Università di Pavia, punto di riferimento per la laurea professionalizzante LP01, dedicata ai geometri. «Il programma – prosegue Avetta – prevede attività che mostrano concretamente cosa significhi fare questo lavoro».

Tra le dimostrazioni ci saranno rilievi con droni e laser scanner, esercitazioni di progettazione e incontri con aziende del territorio. Gli studenti potranno così avvicinarsi a temi come la progettazione sostenibile, l’uso di tecnologie avanzate come il BIM e le prospettive occupazionali di un settore in continua evoluzione. «Vogliamo far capire che non si tratta di un lavoro ripetitivo, ma di una professione dinamica, ricca di sfide e di stimoli», conclude Avetta.

UN PONTE IDEALE TRA SCUOLA E LAVORO

La Giornata da Geometra rappresenta anche un’occasione per costruire collegamenti diretti tra formazione e realtà produttiva. Gli studenti potranno dialogare con imprese, professionisti e associazioni del mondo edilizio, creando i primi contatti utili per il futuro.

«Un geometra neodiplomato – aggiunge Avetta – trova lavoro quasi subito. I percorsi tecnico-scientifici producono pochi diplomati rispetto alla richiesta e il mercato se li contende. Le imprese e la pubblica amministrazione cercano costantemente geometri da assumere, ma la libera professione resta un percorso ricco di soddisfazioni. È una delle poche professioni dove la domanda supera nettamente l’offerta».

Alla parte formativa si unirà anche una proposta culturale: la visita gratuita al Museo Archeologico di Vercelli (MAC). Le visite guidate permetteranno ai ragazzi di scoprire la storia del territorio e di osservare come passato e presente possano dialogare. «Il connubio tra cultura e innovazione è il cuore dell’iniziativa: vogliamo mostrare come memoria e futuro possano coesistere», afferma il presidente.

UNA PROFESSIONE IN CONTINUA EVOLUZIONE

La giornata affronterà infine il tema dell’evoluzione della professione, sempre più legata all’innovazione tecnologica. «L’uso di BIM, droni, laser scanner e sistemi avanzati di monitoraggio – sottolinea Avetta – sta rivoluzionando il settore. Essere geometra oggi significa essere al passo con tecnologie che un tempo non avremmo neppure immaginato».
In passato l’indirizzo C.A.T. aveva registrato un calo di iscrizioni, spesso per scarsa conoscenza da parte delle famiglie. «Oggi – conclude Avetta – serve comunicare meglio la versatilità di questa figura e le sue reali opportunità professionali. Eventi come questo sono fondamentali per avvicinare i giovani e aprire loro la strada verso un mestiere che guarda al futuro».

PERCHE’ I GIOVANI DOVREBBERO SCEGLIERE LA PROFESSIONE DI GEOMETRA

Gianmario Avetta spiega infine in un’intervista perché per un giovane questa professione rappresenta un investimento importante per il futuro.

La professione del geometra è ancora attuale?

«Sarebbe semplicissimo rispondere “assolutamente sì”, ma il mio sarebbe un parere di parte. Preferisco quindi citare fonti autorevoli e indipendenti. Nel 2008, il fallimento della Lehman Brothers e la successiva esplosione della bolla immobiliare negli Stati Uniti provocarono una grande recessione in tutte le economie occidentali, Italia compresa. In quel frangente, il fatturato delle professioni più simili a quella del geometra – architetti e ingegneri – seguì in modo pressoché identico la forte discesa del PIL italiano. Quello dei geometri ebbe anch’esso un calo significativo, ma con un andamento decisamente migliore. Tanto che, mentre alcuni grandi studi di architettura chiudevano o si ridimensionavano, i geometri resistettero alla crisi senza traumi rilevanti. Questo accadde perché i geometri non operano solo nell’ambito delle costruzioni, il settore più colpito, ma svolgono attività molto diversificate: successioni, amministrazioni condominiali, rilievi topografici, fiscalità, contenziosi tra privati e molto altro. Questa capacità di spaziare in campi diversi ha fatto sì che, storicamente, nei piccoli paesi del nostro territorio il geometra – insieme al sindaco e al parroco – fosse (e in molti casi sia ancora) uno dei punti di riferimento della comunità. Abbiamo potuto svolgere e continuiamo a svolgere questo ruolo grazie alla preparazione fornita da scuole come il Cavour, ai programmi scolastici seguiti e, aggiungo, a una sorta di vocazione alla praticità e alla risoluzione dei problemi».

Come le crisi economiche e la pandemia hanno messo in luce la resilienza dei geometri?

«Un altro evento traumatico è stata l’epidemia di Covid. Anche qui i geometri, nella fase successiva, quando la politica ha messo in campo idee e risorse – dal Superbonus 110% al PNRR – sono stati in prima linea, studiando, aggiornandosi e applicando le proprie competenze anche in questi settori. Ci tengo a sottolineare che quella crisi ha mostrato in modo evidente come in Italia manchino drammaticamente persone con formazione tecnico-scientifica: geometri, architetti, ingegneri, medici, infermieri, chimici, fisici e così via».

Perché in Italia scarseggiano le figure tecnico-scientifiche?

«In questo mi supporta un illustre piemontese, Piero Angela, che nel suo libro 10 cose che ho imparato scrive: “la forza lavoro non è quella più adatta a un paese moderno. Per esempio, la disoccupazione fra i laureati nella fascia 25-39 è dell’8-13%, contro il 2-4% della Germania. Una delle cause è l’eccesso di lauree in discipline artistiche, umanistiche e scienze sociali, che in Italia sono il doppio rispetto alla Germania. Di qui lo scollamento fra quanto chiedono le imprese e quanto offre il sistema scolastico”. Angela si riferisce alle lauree, ma il ragionamento vale perfettamente anche per i diplomi. E oggi, con la LP01 – laurea triennale professionalizzante – anche il geometra può fregiarsi di un titolo accademico».

Quali dati indicano la forte domanda di profili tecnici come il geometra?

«Un’altra fonte autorevole è Confartigianato Vercelli, che fornisce dati eloquenti: nella nostra provincia le imprese cercano – e non trovano – per il 77% personale con qualifica o diploma professionale e per il 15% personale con istruzione tecnica superiore. Significa che il 92% della domanda riguarda competenze tecnico-scientifiche. È evidente quindi quanto il mercato richieda profili come quello del geometra, che da anni sono troppo pochi. Una delle slide di Confartigianato mostra come la domanda nei settori scientifici (colonna bianca) sia superiore all’offerta di studenti (colonna azzurra), mentre nei settori letterari, filosofici e storici avviene l’opposto. In quella successiva si vede chiaramente che, mentre nei licei la sproporzione tra studenti e richiesta del mercato è di circa la metà, nel settore delle costruzioni il rapporto è ribaltato: la domanda è il doppio dell’offerta. Le ultime due slide, provenienti dalla Cassa Nazionale Geometri, evidenziano il numero degli iscritti e il fatto che la professione non sia più da tempo a prevalenza maschile. Oggi siamo oltre 75.000 liberi professionisti, ai quali si aggiungono moltissimi geometri impiegati nelle imprese e nella pubblica amministrazione».

Perché quello del geometra resta un percorso solido e gratificante?

«Infine, poiché una professione deve garantire un livello di vita dignitoso, va evidenziato che il reddito medio e il volume d’affari degli ultimi dieci anni mostrano un trend eccellente, soprattutto nell’ultimo triennio, favorito dai bonus edilizi e dal PNRR. Un altro illustre piemontese è il matematico Piergiorgio Odifreddi, diplomato geometra, che ha dichiarato più volte come questo percorso gli abbia fornito l’impostazione scientifica che lo ha poi orientato verso gli studi matematici, sottolineando l’importanza di una cultura professionalizzante. Tra l’altro Odifreddi era in classe con Flavio Briatore, che dal diploma di geometra arrivò a dirigere una squadra di Formula 1 e a costruire un impero economico. In conclusione, posso affermare che quella del geometra è certamente una professione viva, come confermano fonti ben più autorevoli di me. Fare il libero professionista è impegnativo, ma anche profondamente gratificante».

Luca Degrandi