Un concerto, “L’Orlando Innamorato”, per festeggiare il ventesimo compleanno la Fondazione Museo del Tesoro del Duomo e Archivio Capitolare di Vercelli. L’appuntamento è per sabato 15 novembre.
L’ingresso è gratuito e libero fino ad esaurimento posti; prenotazione consigliata a info@tesorodelduomovc.it oppure 0161 – 1851884 e 331 – 8083903 (anche WhatsApp).
Evento, organizzato in collaborazione con l’Arcidiocesi di Vercelli, è reso possibile dal sostegno della Provincia di Vercelli e della Fondazione CR Vercelli.
Vent’anni di storia e cultura
Molti sono gli studi, le attività e i progetti condotti in questi anni, tenendo sempre come obiettivi il rendere accessibili gli spazi, approfondire la conoscenza del patrimonio e offrire momenti di incontro rivolti ad esperti, damiglie, per vivere appieno Museo, Archivio e Biblioteca in tutte le loro sfaccettature e sfumature.
Una sinfonia di suoni e voci molteplici, a volte apparentemente dissonanti, che si sono intrecciati e susseguiti per continuare a creare sempre nuove armonie.
Per celebrare questo importante anniversario, sabato 15 novembre, alle ore 20.45, la Fondazione propone Orlando innamorato. Storia d’amore e di follia, un concerto del Curtein Ensable.
Un viaggio poetico e musicale
Cornice dell’evento sarà la spettacolare Sala del Trono del Palazzo Arcivescovile, luogo suggestivo ed evocativo della storia della Diocesi e della Città.
Orlando innamorato è un invito ad un viaggio poetico e musicale tra gli amori di Orlando, della sfuggente Angelica e del fortunato Medoro, le folli avventure del paladino cristiano e quelle del valoroso Astolfo. Si canterà di eroi e principesse attraverso la poesia dei grandi tessitori di storie Matteo Maria Boiardo e Ludovico Ariosto come nei testi e nella musica del grande repertorio del Rinascimento italiano, dalle frottole a quattro voci ai madrigali del Cinquecento.
L’orchestra
A creare questo connubio sarà il Curtain Ensamble, progetto artistico nato nel 2013 ispirato al Curain Theatre di Londra, teatro molto attivo in epoca Elisabettiana, oggi scomparso. Luogo di fervidi incontri tra la parola appena scritta, da autori quali Shakespeare, e la sua messa in scena. Ispirandosi ai fasti del Curtain Theatre l’ensemble rilegge con estrema attenzione il patrimonio del passato, cercando l’affetto più recondito, guardando le arti affini (quali le arti figurative, la
letteratura, l’architettura) e cercando, nel contempo, di fare riflessioni e ricerca sulla metabolizzazione moderna del sapere, e del suono antico.