Strade

Santhià, Forza Italia critica sui lavori stradali in corso Sant’Ignazio: “Interventi spot e propaganda”

Caprioglio: "Improprio l'utilizzo del termine 'compensazione'... Santhià sta vivendo anni di peggioramento della qualità urbana"

Santhià, Forza Italia critica sui lavori stradali in corso Sant’Ignazio: “Interventi spot e propaganda”

In merito ai lavori avviati sul tratto finale di Corso Sant’Ignazio, a Santhià, è intervenuto il capogruppo consigliare di Forza Italia Alessandro Caprioglio. “Premesso che ogni intervento volto a migliorare la sicurezza stradale è da considerarsi positivamente, sottolineiamo come l’uso ricorrente del termine ‘compensazione’ rappresenti un modo improprio di presentare interventi che, in una gestione corretta del territorio, non dovrebbero essere oggetto di negoziazione, bensì obbligo di ripristino integrale da parte dei soggetti che effettuano scavi e opere invasive sul suolo pubblico”.

“Ripristino, non baratto”

“In una città ben amministrata, chi interviene sul manto stradale ha il dovere di riportare lo stato dei luoghi come prima, senza che ciò venga presentato come ‘concessione’ o ‘risultato politico’. Il principio è chiaro: chi scava, ripara. Non servono ‘compensazioni’: serve controllo e tutela del patrimonio pubblico”.

“Progressivo deterioramento urbano”

“Negli ultimi anni, e lo ricordano numerose segnalazioni dei cittadini – prosegue Caprioglio -, Santhià sta vivendo un evidente peggioramento della propria qualità urbana. Rappezzi temporanei, marciapiedi compromessi, interi tratti trascurati: frammentazione e disordine diventano sempre più percepibili”.

“Interventi spot e propaganda”

“Annunciare l’installazione di due dossi come soluzione definitiva alle criticità della sicurezza stradale non è sufficiente. La sicurezza si pianifica con interventi coordinati, visione strategica, manutenzione costante e valutazioni strutturali, non con provvedimenti episodici accompagnati da comunicazioni celebrative”.

“Responsabilità politica”

“Alla luce di ciò, riteniamo che l’Amministrazione debba: pretendere ripristini completi e a regola d’arte; programmare manutenzione ordinaria strutturata; operare controlli rigorosi sugli interventi privati; garantire una pianificazione urbanistica che non proceda ‘a pezzi’. Se questo non accade, il problema non è delle ditte esecutrici, bensì di chi non esercita adeguata vigilanza e indirizzo politico”.

 “Chi ha vigilato?”

“A questo punto è legittimo domandarsi: chi ha vigilato sull’andamento dei lavori? Chi ha verificato che i ripristini fossero eseguiti a regola d’arte, con materiali idonei e tecniche adeguate? In più punti della città si stanno aprendo voragini, abbassamenti e cedimenti dell’asfalto a causa di ripristini frettolosi? realizzati con poco materiale o in modo non conforme? Un’amministrazione attenta non attende che il manto stradale ceda, ma controlla prima, durante e dopo ogni intervento, pretendendo standard qualitativi elevati e verificando il corretto consolidamento del sottofondo. Quando ciò non avviene, non è solo un problema estetico: è sicurezza stradale, integrità del patrimonio pubblico e spreco di risorse future per riparare ciò che doveva essere eseguito correttamente al primo colpo. Pur apprezzando qualunque opera utile alla sicurezza dei cittadini, riteniamo imprescindibile affermare che la cura della città non può essere oggetto di scambio o compensazione, ma deve rientrare in un processo ordinario, previsto e tutelato. Santhià merita ordine, manutenzione costante e visione urbanistica, non interventi episodici presentati come successi straordinari. Continuerò e continueremo a monitorare e segnalare ogni situazione di degrado, affinché il territorio non perda ulteriormente vivibilità, identità e dignità urbana”.