FIRME FALSE: Chiesta la condanna di Maura Forte

Ma l'attuale sindaco è in compagnia di molti altri politici vercellesi di ogni colore, I Cinque Stelle, intanto, chiedono le dimissioni.

FIRME FALSE: Chiesta la condanna di Maura Forte
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Ma l'attuale sindaco è in compagnia di molti altri politici vercellesi di ogni colore, I Cinque Stelle, intanto, chiedono le dimissioni.

C'era attesa per le richieste di condanna ai 14 politici imputati al processo, in corso al Tribunale di Vercelli, per le firme false relative alla presentazione delle liste per le elezioni provinciali 2011, che vede sul banco degli accusati anche l'attuale sindaco di Vercelli Maura Forte. Ebbene, il pubblico ministero Davide Pretti ha avanzato le seguenti richieste: assoluzione per i due valsesiani coinvolti nell'inchiesta delle firme false alle elezioni provinciali 2011, il borgosesiano Gino Corradini e il gattinarese Valentino Guglielmino. Il pubblico ministero ha invece chiesto varie condanne, divise tra vari partiti: Camillo Bordonaro due anni, Guglielmo La Mantia un anno e nove mesi, Maura Forte un anno e sei mesi, Antonio Prencipe un anno, Armando Apice nundici mesi, Massimo Materi nove mesi, Emauele Pozzolo nove mesi, Filippo Ristagno otto mesi. Assieme a Corradini e Guglielmino sono state chieste assoluzioni per non aver commesso il fatto per Giovanni Corgnati, Piero Santhià, Pier Giorgio Comella, Alessandro Demichelis.

Un anno e sei mesi per Maura Forte è una richiesta molto pesante e subito i Cinque Stelle, in tutti i loro gradi, intervengono per chiedere le dimissioni del primo cittadino. Ecco cosa scrivono i pentastellati: «Dopo la richiesta di condanna a un anno e mezzo nell'ambito del processo firme false per le elezioni provinciali 2011, il sindaco di Vercelli Maura Forte tragga le dovute conclusioni e se ne vada a casa. La sua amministrazione è stata caratterizzata da tutte le patologie del renzismo italiano: l'annuncite dei grandi proclami cui non seguono azioni concrete, come nel caso della piscina comunale ancora chiusa, il costante immobilismo e le gaffe clamorose, come l'aver autorizzato due manifestazioni in contemporanea in piazza Cavour. A tutto questo vanno ad aggiungersi i recenti sviluppi politici dal sapore tragicomico: con un consiglio comunale trasformato in un perenne mercato delle vacche con l'unico scopo di tenere in vita una maggioranza ormai clininicamente morta. Ma la notizia di questa mattina, con le otto richieste di condanna, rischia di trasformare una commedia in dramma. Un dramma in cui le vere vittime sono i cittadini che meritano un'amministrazione onesta e competente. Tra le richieste di condanna avanzate dal pubblico ministero Pretti spicca quella ad un anno e mezzo per la sindaca Forte. Come già facemmo in passato, rinnoviamo l'invito alla sindaca a farsi da parte e a permettere che siano i cittadini a scegliere una nuova e migliore amministrazione.

Mirko Busto, deputato
Gianpaolo Andrissi, consigliere regionale
Michelangelo Catricalà, consigliere comunale a Vercelli

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