Progettazione parchi giochi per bambini: dalle idee alla realizzazione

Negli ultimi anni, si sta affermando un nuovo concetto di parco: il parco giochi diffuso, un sistema integrato di micro-aree gioco distribuite nel tessuto urbano, che mira a rendere la città un luogo più vivibile e a misura di bambino. Questa soluzione, oltre a incentivare l’uso di spazi spesso inutilizzati, promuove un’idea di gioco quotidiano accessibile a tutti, senza la necessità di un grande parco centralizzato.
Analisi del target e dello spazio disponibile
Il primo passo nella progettazione dei parchi giochi per bambini è lo studio del contesto. Non esiste un progetto valido per ogni situazione: ogni parco deve essere adattato alle esigenze specifiche della comunità e alle caratteristiche fisiche del luogo.
- Fascia d’età dei potenziali utenti: i giochi per bambini dai 2 ai 5 anni sono molto diversi da quelli per i ragazzi dagli 8 ai 12. È importante prevedere zone distinte per garantire sicurezza e stimoli adeguati.
- Metratura disponibile: la dimensione dello spazio influisce sul numero e sul tipo di attrezzature installabili. Anche in spazi ridotti si possono realizzare percorsi sensoriali o giochi a parete.
- Caratteristiche del terreno: pendenza, qualità del suolo, esposizione al sole e al vento, presenza di alberature o vincoli urbanistici sono tutti elementi che condizionano la progettazione.
Normative di sicurezza e certificazioni necessarie
Uno degli aspetti più importanti nella progettazione parchi giochi per bambini è il rispetto delle normative di sicurezza europee, in particolare la norma EN 1176, che disciplina la progettazione, installazione e manutenzione delle attrezzature da gioco. Tra i principali requisiti da rispettare ci sono le distanze di sicurezza tra i giochi e tra questi e eventuali ostacoli (muri, panchine, alberi), materiali certificati per resistenza, assenza di sostanze tossiche e durabilità, accessibilità con strutture che devono prevedere spazi anche per bambini con disabilità, con percorsi privi di barriere architettoniche.
Scelta dei giochi e delle attrezzature
Una progettazione efficace parte dal principio che il gioco è uno strumento educativo. Per questo, nella selezione delle attrezzature è fondamentale puntare sulla varietà degli stimoli:
- giochi dinamici (scivoli, altalene, arrampicate) per lo sviluppo motorio;
- giochi di ruolo (casette, cucine, veicoli) per stimolare l’immaginazione;
- giochi musicali e sensoriali per favorire l’interazione e l’esplorazione.
L’inclusività deve essere un altro criterio guida. Oggi esistono giochi pensati anche per bambini con difficoltà motorie, visive o cognitive. Prevedere almeno un’area inclusiva significa garantire pari opportunità di gioco e socialità.
I parchi giochi diffusi: una nuova tendenza urbana
Il concetto di parco giochi diffuso si sta affermando come risposta alle esigenze delle città moderne, dove gli spazi sono spesso frammentati e la mobilità dei bambini limitata. In questo modello, il gioco non è confinato a un’area recintata, ma si integra nel tessuto urbano: marciapiedi attrezzati con giochi da terra, cortili scolastici aperti al pubblico, aree verdi trasformate in spazi ludici permanenti. I vantaggi sono molteplici: promozione del gioco spontaneo quotidiano, valorizzazione di spazi dimenticati o sottoutilizzati, incentivo alla mobilità pedonale e alla socializzazione di quartiere.
Materiali e pavimentazioni: guida alla scelta
I materiali per la progettazione parchi giochi per bambini devono essere antitrauma per attutire eventuali cadute, drenanti per evitare ristagni d’acqua e resistenti agli agenti atmosferici, in modo da ridurre gli interventi di manutenzione. Le soluzioni più diffuse sono gomma colata, piastrelle in gomma riciclata e sabbia certificata. In alternativa, nei contesti naturali, si può optare per ghiaia fine o corteccia, a patto che rispondano ai requisiti normativi. Anche la scelta dei materiali per i giochi – come legno trattato, acciaio inox o polietilene ad alta densità – incide sulla qualità estetica e funzionale del parco. Un buon compromesso tra estetica, sostenibilità e costo è spesso la chiave per una scelta vincente.
Budget e costi di realizzazione
La progettazione dei parchi giochi per bambini comporta voci di spesa molto variabili, a seconda dell’ampiezza dell’area, del numero di attrezzature e della qualità dei materiali.
Le principali voci da considerare sono la progettazione e gli studi preliminari, l’acquisto di attrezzature ludiche, lavori di scavo, fondazioni e posa pavimentazioni, eventuali recinzioni, panchine, illuminazione, collaudo e certificazioni. Un piccolo parco giochi può costare dai 20.000 ai 50.000 euro, mentre soluzioni più complesse possono superare i 100.000 euro.
Esistono però diverse forme di finanziamento: bandi comunali, fondi europei, sponsorizzazioni private, crowdfunding di quartiere. Una progettazione attenta può trovare soluzioni creative anche con budget contenuti.
Fasi operative: dal progetto all'inaugurazione
La realizzazione di un parco giochi prevede una serie di fasi operative da seguire con metodo.
- Ideazione e analisi preliminare: raccolta dati, studio del contesto, obiettivi del progetto.
- Progettazione tecnica ed esecutiva: scelta giochi, layout planimetrico, valutazione dei costi.
- Approvazione e reperimento fondi: presentazione alle autorità, eventuale partecipazione a bandi.
- Selezione dei fornitori: scelta delle aziende per giochi, pavimentazioni e lavori edili.
- Installazione e collaudo: montaggio delle strutture, verifiche tecniche e rilascio certificazioni.
- Apertura al pubblico e comunicazione: organizzazione dell’inaugurazione, attività coinvolgenti per bambini e famiglie.
Un progetto ben gestito, dalla prima bozza alla cerimonia di apertura, può completarsi in circa 6-12 mesi. E se il futuro è quello del parco giochi diffuso, allora ogni angolo della città può diventare un luogo magico dove vivere l’infanzia all’aperto.