Materassi ai seggi: la Lega difende l'amministrazione comunale e attacca il Pd
Denunciata la strumentalizzazione politica del caso

Il caso dei materassini inadeguati alle forze dell'ordine di servizio ai seggi registra la presa di posizione del partito che esprime il sindaco, ovvero La Lega. La Segreteria cittadina del partito di Salvini ha inviato infatti, nella serata di oggi, mercoledì 11 giugno 2025, una lunga nota in riferimento alle accuse rivolte all'amministrazione comunale dal PD.
La nota della Lega
Il recente comunicato del Partito Democratico di Vercelli, firmato dai rappresentanti Simona Paonessa, Mariella Moccia e Alberto Fragapane, ha sollevato un polverone mediatico, denunciando presunte mancanze dell’Amministrazione comunale nei confronti delle Forze dell’Ordine impiegate ai seggi elettorali durante il referendum. Tuttavia, il tono e il contenuto del comunicato, insieme all’interrogazione presentata dai consiglieri comunali del PD, meritano una riflessione critica per la loro natura, che appare più come una mossa di bagarre politica che come un’azione istituzionale responsabile.
"Mancanza di cultura istituzionale"
Il PD ha definito “vergognoso” il trattamento riservato a Carabinieri, Poliziotti, Polizia Locale e Finanzieri, lamentando la fornitura di materassini inadeguati e, in alcuni casi, sporchi. Tuttavia, il comunicato non si limita a criticare l’organizzazione logistica, ma getta un’ombra generalizzata sull’intera Amministrazione comunale, senza distinguere tra responsabilità politiche e operative.
Questo approccio dimostra una preoccupante mancanza di cultura istituzionale, poiché coinvolge indirettamente anche i dipendenti comunali, che non hanno un ruolo decisionale diretto ma si limitano a eseguire le disposizioni ricevute.
"Le interrogazioni non sono un'arma"
Colpisce, in particolare, l’assenza di un atteggiamento costruttivo: il PD ha scelto di alzare i toni e di puntare il dito contro l’Amministrazione senza attendere una risposta ufficiale all’interrogazione presentata. Un’interrogazione, è bene ricordarlo, è uno strumento di controllo e dialogo istituzionale, non un’arma per alimentare polemiche premature. Lanciarsi in accuse pubbliche prima di conoscere i dettagli o le motivazioni di quanto accaduto non solo rischia di compromettere un’analisi oggettiva, ma finisce per screditare anche il lavoro dei dipendenti comunali, che operano spesso in condizioni di risorse limitate e sotto pressione.
"Vicenda strumentalizzata a fini politici"
La delicatezza del tema, ovvero il rispetto dovuto alle Forze dell’Ordine, meriterebbe un approccio più misurato e collaborativo. Invece di sfruttare la vicenda per un attacco politico a tutto campo, il PD avrebbe potuto sollecitare un chiarimento immediato, proponendo soluzioni concrete per evitare che simili disagi si ripetano in futuro. La scelta di un linguaggio sensazionalistico, con termini come “vergogna senza precedenti”, non fa che alimentare divisioni e polarizzazioni, anziché favorire un dialogo costruttivo per il bene della comunità.
In conclusione, il comunicato del PD appare più come un tentativo di capitalizzare politicamente un episodio che se confermato sarebbe increscioso, piuttosto che come un’azione volta a risolvere un problema reale. Coinvolgere i dipendenti comunali in un attacco generalizzato, senza distinguere tra responsabilità politiche e gestionali, denota una mancanza di sensibilità istituzionale che non giova né alla città né al prestigio delle Forze dell’Ordine, che meritano rispetto concreto, non solo a parole. Si dovrebbe attendere ora la risposta dell’Amministrazione comunale all’interrogazione, nella speranza che il dibattito possa tornare su binari più costruttivi e rispettosi di tutte le parti coinvolte.
I fatti al di là della politica
Nota redazionale: Al di là della eccessiva strumentalizzazione politica legittimamente stigmatizzata dalla Lega, qualcuno avrà ben commesso l'errore madornale di non accorgersi dello stato delle dotazioni per le forze dell'ordine date ai seggi.
La risposta più logica da dare subito da parte dell'amministrazione era ed è: "Ci scusiamo con le forze dell'ordine, stiamo facendo un'indagine interna per accertare le responsabilità".
Ma non ci risulta di aver ricevuto dalla comunicazione comunale una nota simile, non se ne trova traccia neanche sul sito web del Comune.
Va detto che in un'organizzazione privata chiunque avesse fatto uno svarione simile sarebbe stato probabilmente licenziato...