2 Giugno

Festa della Repubblica a Vercelli: Scheda cita Grazia Deledda, poi le onorificenze al Merito

I tre cittadini distintisi per l’impegno e il contributo alla comunità: Fabrizio Bragante, Antonino Fidacaro e Renato Greppi

Festa della Repubblica a Vercelli: Scheda cita Grazia Deledda, poi le onorificenze al Merito

“Dobbiamo ricordarci le parole di una grande donna italiana che, nel 1926, ha vinto il premio Nobel per la Letteratura, Grazia Deledda: ‘Tutti siamo impastati di bene e di male, ma quest’ultimo bisogna vincerlo’. Ecco: dobbiamo far sì che, nel prossimo futuro, la nostra società abbia il livello più basso di male. Scegliamo esempi, modelli, cose positive da custodire di questa nostra Italia. E prepariamoci a vivere i capitoli nuovi di questa storia”. Questo applaudito passaggio è stato uno dei momenti più significativi dell’intervento del Sindaco di Vercelli, Roberto Scheda, durante i festeggiamenti per il 79esimo anniversario della fondazione della Repubblica.

Festa della Repubblica a Vercelli: Scheda cita Grazia Deledda, poi le onorificenze al Merito

La cerimonia, celebrata in piazza Cavour, si è aperta con l’alzabandiera e l’inno nazionale cantato dai bambini della Regina Pacis, seguiti dagli onori militari e dai saluti istituzionali anche del Prefetto, Lucio Parente, e del Presidente della Provincia, Davide Gilardino. Fra i momenti carichi di significato c’è stato la consegna di una copia della Costituzione a una rappresentanza del Consiglio comunale dei ragazzi della città di Vercelli, oltre che agli studenti delle scuole professionali Ciofs Piemonte – Istituto Sacro Cuore e Coverfop – Consorzio vercellese di formazione professionale. Sono state poi conferite le onorificenze al Merito della Repubblica a tre cittadini distintisi per l’impegno e il contributo alla comunità: Fabrizio Bragante, Antonino Fidacaro e Renato Greppi. Il professor Enrico Biale, docente di Filosofia Politica all’Università del Piemonte Orientale, ha poi tenuto l’allocuzione sul tema “La bellezza e il valore della democrazia”.