TRASFERITA A NOVARA LA DONNA ACCOLTELLATA DAL FIGLIO

Operata nel pomeriggio, la prognosi resta riservata. In serata il trasferimento

TRASFERITA A NOVARA LA DONNA ACCOLTELLATA DAL FIGLIO
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Operata nel pomeriggio, la prognosi resta riservata. In serata il trasferimento

E' stata trasferita in serata all'ospedale Maggiore di Novara, la donna di 72 anni accoltellata questa mattina dal figlio nel loro alloggio di via Calatafimi, al civico 4. Nel pomeriggio era stata sottoposta all'intervento chirurgico che già in mattinata, subito dopo l'arrivo al S. Andrea, era stato programmato. Intervento, svolto dall'equipe del dottor Testa, in Chirurgia Generale,  che si è reso necessario per porre rimedio alle ferite subite all'addome. In serata la decisione dei medici vercellesi di trasferire la donna al nosocomio di Novara, per verificare la gravità delle ferite subite nell'area del collo. Il trasferimento è avvenuto a bordo di un'ambulanza del 118. La prognosi resta riservata e la vercellese, subito dopo l'intervento chirurgico era stata ricoverata in Rianimazione. L'episodio di sangue è avvenuto verso le 7,30/7,45 di questa mattina, nell'alloggio di via Calatafimi, nel quale vivevano da anni madre e figlio. Per motivi, che la Questura di Vercelli finora ha definito come "futili", il 48enne avrebbe prima colpito a mani nude la madre, per poi colpirla con più coltellate, probabilmente sferrate con due lame diverse, in diverse zone del corpo. Particolarmente gravi le ferite all'addome e al collo. I vicini di casa, allarmati dalle urla disperate della donna, hanno allerato le forze dell'ordine e dopo pochi minuti le volanti della Polizia erano sul luogo. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco per poter aprire la porta, chiusa dall'interno. I poliziotti, una volta entrati nell'abitazione al primo piano del condominio, hanno trovato la donna a terra, in un lago di sangue ma cosciente, e il figlio seduto, pare, sul divano. La madre è stata trasportata al S. Andrea, dove è stata immediatamente monitorata in Pronto Soccorso per poi essere trasferita in Chirurgia Generale. Il figlio, Stefano S., è stato invece prelevato dalla Polizia e portato in Questura per l'interrogatorio. Finora la situazione è quella dello stato di fermo, in attesa della convalida che dovrebbe trasformarlo in arresto, con l'accusa di tentato omicidio. Una convivenza, quella di madre e figlio, difficile da anni. L'uomo era molto conosciuto dai vicini ed era un tifosissimo della Pro Vercelli, praticamente unica ragione di vita, visto che non aveva trovato lavoro da molto tempo e che pare soffrisse di patologie psichiatriche. Ma su quest'ultima annotazione l'ufficialità non è anora arrivata in quanto non sono ancora stati trovati documenti che ne confermano la tesi. Circa un anno fa il padre, e marito della donna, morì per un attacco cardiaco proprio di fronte all'abitazione dove stamani si è verificato il fatto, dopo essere stato allo stadio a vedere un match della Pro Vercelli. Il PM che si sta occupando del caso è Virginie Tedeschi.

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