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“Da Lampedusa a Sant’Andrea. La musica della solidarietà”, il concerto dell'Orchestra dei Popoli organizzato dal Meic

Vercelli, nella basilica di Sant'Andrea, ospiterà domenica 27 aprile un evento profondamente evocativo dell’Orchestra dei Popoli, realtà multietnica che suona strumenti ricavati dal legno delle barche dei migranti

“Da Lampedusa a Sant’Andrea. La musica della solidarietà”, il concerto dell'Orchestra dei Popoli organizzato dal Meic
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L’accoglienza dei rifugiati a livello globale è una delle grandi sfide del nostro tempo. A metà 2024 avevano raggiunto il nuovo picco di 122,6 milioni, di cui oltre 50 milioni sono espatriate, accolte per tre quarti in paesi a basso o medio reddito. Gli attraversamenti del Mediterraneo ne sono l’aspetto più noto e controverso, giacché coinvolgono l’Italia come paese di accoglienza. Lampedusa è assorta a luogo-simbolo dell’approdo dei profughi, e le sue acque a teatro di naufragi, salvataggi, e purtroppo anche di migliaia di vittime: 40.000, stimate, dal 2014 a oggi (così il mare Mediterraneo risulta ora il più grande cimitero d’Europa). Non va dimenticata neppure la rotta balcanica che passa da Trieste, da cui arrivano altre persone in cerca di asilo dopo viaggi lunghi e travagliati. Diverse di loro hanno atteso per mesi a Vercelli, precariamente accampate, di poter presentare una domanda di asilo ed essere prese in carico dal sistema di accoglienza. Superando indifferenze e chiusure, alcuni cittadini vercellesi, singoli e riuniti nell’iniziativa “Restiamo umani”, si sono prodigati per rispondere alle loro esigenze basilari.

“Da Lampedusa a Sant’Andrea. La musica della solidarietà”, il concerto dell'Orchestra dei Popoli organizzato dal Meic alla Basilica di Sant'Andrea

Vercelli, nella sua più illustre basilica, ospiterà domenica 27 aprile un evento profondamente evocativo e carico di risonanze, organizzato dal gruppo Meic “don Cesare Massa”, Pax Christi “Punto Pace di Vercelli, insieme a Comune e Arcidiocesi di Vercelli, Chiesa Valdese, Fraternità della Trasfigurazione: un concerto dell’Orchestra dei Popoli, realtà multietnica che suona strumenti ricavati dal legno delle barche dei migranti. Gli strumenti sono stati costruiti nel laboratorio di liuteria del carcere di Opera, nell’ambito del progetto “Metamorfosi”, ideato dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti. Nel corso del concerto sarà proposto alla riflessione il testo “La memoria del legno”, scritto da Paolo Rumiz appositamente per il progetto Metamorfosi. Sponsor principale dell’evento è la Cooperativa IGEA, impegnata fra le sue attività nell’accoglienza di profughi ucraini e richiedenti asilo. Condurrà l’evento Maurizio Ambrosini, vice presidente del MEIC e docente nell’università di Milano, studioso delle questioni delle migrazioni e dell’asilo. Completerà il programma l’intervento di un ospite d’onore, don Mattia Ferrari, giovane e coraggioso cappellano di bordo delle navi umanitarie della piattaforma Mediterranea Saving Humans, più volte ospite di trasmissioni televisive. Nei mesi scorsi, Meta, già nota come Facebook, ha informato don Mattia Ferrari di essere stato oggetto, a causa del suo impegno umanitario, di attività spionistica condotta da entità governative non meglio identificate. Il suo libro Salvato dai migranti (Edizioni Dehoniane Bologna 2024), con la Prefazione di Papa Francesco a cui il giovane religioso è molto vicino, sarà proposto all’acquisto nel corso del pomeriggio. Verranno inoltre raccolte offerte libere a favore dell’attività di "Restiamo Umani": un faro locale di solidarietà che, con l'impegno congiunto di volontari, parrocchie, cooperative sociali, enti e associazioni laiche e religiose, accoglie e integra migranti, senzatetto e persone in difficoltà, onorando quella “civiltà” di cui tutti andiamo fieri e che continua a ricordarci di non restare indifferenti di fronte alla sofferenza altrui.

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