Accesso alla ex Montefibre: un buco da chiudere e area da monitorare

Una zona estremamente degradata che va tenuta almeno sigillata, visto che la bonifica non la faranno mai

Accesso alla ex Montefibre: un buco da chiudere e area da monitorare
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Hanno spaccato un muro interno e divelto la rete che il Comune aveva posto per evitare che si entrasse da via Ugo Schilke nel complesso di capannoni ex Montefibre che corrono lungo tutto Corso Rigola.

Dietro si nasconde un uso comunque illecito

I casi sono due, o ci va a dormire qualche disperato oppure è un luogo scelto per spacciare droga o per altre attività illecite. Andrebbe tenuto sotto controllo e richiuso non appena possibile.

Il “reporter errante” è entrato quindi nuovamente nell’area, già visitata negli anni, sempre in occasione di simile "spaccate".

Le foto qui pubblicate mostrano solo due capannoni appena dopo il citato varco, pensate quale complessità avrebbe una bonifica accurata del complesso che, a meno di miracoli, non si vedrà mai, perché deve avere un costo esorbitante, visto che solo la messa in sicurezza della discarica lato Sesia costerà oltre 5 milioni di euro.

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Foto 1 di 7

Il buco in via Schilke

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Foto 2 di 7
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Foto 3 di 7

Rifiuti nell'area

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Foto 4 di 7

Materiale isolante in uno degli stabili

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Foto 5 di 7

Altra spazzatura

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Foto 6 di 7

Cresce l'erba in uno dei locali

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Foto 7 di 7

Altra veduta di un capannone

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