Arte Contemporanea

Angelo Molinari: un pittore da scoprire a Studio Dieci

Una nuova esposizione ricca d'interesse con un artista di primissimo livello

Angelo Molinari: un pittore da scoprire a Studio Dieci
Pubblicato:

Il colore e la luce. Sono questi i due elementi che si combinano nella personale di Angelo Molinari allestita a “Studio Dieci”. Un pittore di lungo corso, con una sua ricerca molto articolata. Un bel colpo per la galleria presieduta da Carla Crosio, che ha avuto un ruolo importante nel portare l’artista a Vercelli, ma non era presente alla vernice per altri impegni.

A presentare l’ospite è stato così Diego Pasqualin, il direttore artistico insieme a Matteo Lombardi, altro esponente di spicco del Centro. Ospite la critica Lorella Giudici, che ha redatto un ampio testo critico.

La fisicità della pennellata

Tornando al succo della mostra. Molinari fa risaltare lo splendore delle tinte, la fisicità della pennellata. Sono opere astratti, non sempre “quadri”. Un esempio la scultura luminosa e translucida a piano terra o l’installazione impressionante nella saletta del piano superiore. Dipinge infatti anche su plastiche trasparenti, in modo che la luce attraversi le campiture di colore facendolo risplendere. Ma sono lavori da vedere, a descriverli non gli si rende giustizia. La mostra sarà visitabile nei locali di piazzetta Pugliese Levi fino al 23 marzo, ingresso libero, dal venerdì alla domenica dalle 17 alle 19.

Non si può visitare di fretta, perché ogni minimo dettaglio ha un suo peso e veicola una sua speciale bellezza, spesso celata e quindi da andare a cercare. Non mancano però mai l'appagamento estetico e la sopresa.

P1430573
Foto 1 di 10
P1430575
Foto 2 di 10
P1430581
Foto 3 di 10
opera Luminosa
Foto 4 di 10
20250222_172110
Foto 5 di 10
20250222_172117
Foto 6 di 10
inaugurazione
Foto 7 di 10
P1430578
Foto 8 di 10
20250222_171940
Foto 9 di 10
20250222_171923
Foto 10 di 10

Un inizio che non è dove si pensa

E per dare un po' un'idea di quanto ci si possa sorprendere e scoprire visitando l'esposizione ecco come proprio Lorella Giudici esordisce nel testo critico a corredo dal titolo "L'inizio non è mai dove si pensa".

«Il titolo, lo confesso, non è farina del mio sacco, l’ho preso in prestito da un’opera che Angelo Molinari ha realizzato nel 2007: una composizione in cui due piccoli tacche blu, sottili come petali e trasparenti come l’aria, sono state risucchiate da energiche pennellate nere e gialle. Davanti a loro, quasi a voler celare quanto sta accadendo, onde laviche arrossano buona parte del primo piano lasciando larghe scie incandescenti su quasi tutta la superficie del quadro. Il ritmo è concitato, i colori sono emotivamente carichi e le minuscole tarsie, ormai irrimediabilmente in balia del ciclone, sono rettangoli di cielo a questo punto irraggiungibili. Tutti elementi importanti e immediatamente riconoscibili, ma L’inizio non è mai dove si pensa, suggerisce saggiamente il titolo».

In vetrina un'opera di Federica Fassone

Da segnalare che in una delle vetrine di via Verdi è anche esposta un’opera di Federica Fassone, per la rassegna “-30” dedicata ai giovani artisti a cura di Lombardi. Opera che si intitola "Watching You" ed è composta da una serie di otto volti scolpiti che fissano i passanti che volgono lo sguardo alla vetrina.

Gian Piero Prassi

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali