Dolore in città

Addio a Massimo Sabattoli un grande amico del nostro giornale

Aveva solo 44 anni, si è sempre battuto contro le barriere architettoniche e per i diritti dei disabili

Addio a Massimo Sabattoli un grande amico del nostro giornale
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Apprendiamo con sgomento e dolore che Massimo Sabattoli, colpito nei giorni scorsi da un improvviso malore, non ce l'ha fatta. E' mancato oggi, venerdì 6 dicembre 2024. Aveva solo 44 anni.

Massimo è stato per oltre 15 anni un grande amico di Notizia Oggi Vercelli. Obbligato a vivere su una carrozzina non si era mai perso d'animo, studiando e laureandosi in Legge, era attualmente un cancelliere del Tribunale di Vercelli. Si era dunque fatto strada grazie a una notevole preparazione, intelligenza e forza d'animo. Lo ricordiamo determinato ma sempre pronto al sorriso. Aveva una forza interiore contagiosa, un vero esempio per tutti.

Le battaglie contro le barriere architettoniche

E' stato il punto di riferimento per le nostre battaglie contro le barriere architettonico. Accompagnato dalla mamma Doriana, ci portava a constatare i punti critici per chi vive una disabilità. Non si contano i servizi che abbiamo realizzato insieme.

Per la sua grande competenza nelle tematiche della disabilità, era stato anche consigliere dell'Anmic, fu anche, almeno di nome, "Disability Manager" del Comune di Vercelli, senza però essere poi insediato in modo concreto.

Le marce con le carrozzine

Grazie ai servizi e alle sue prese di posizione Notizia Oggi Vercelli ha realizzato negli anni due "marce delle carrozzine", una invitando i candidati a Sindaco delle elezioni 2014, per far provare a chi lo desiderasse, le difficoltà quotidiane di chi si muove su una sedia a rotelle. Un esercizio tuttora praticamente impossibile se non c'è una persona che ti accompagni.

La redazione di Notizia Oggi Vercelli  e Primavercelli si stringe alla famiglia di Massimo, alla mamma Doriana e al fratello Ivan. Il direttore Daniele Gandolfi saluta con dolore l'amico carissimo e abbraccia i suoi familiari con grande affetto,

Un articolo del 2009 ancora valido

In questi anni ci sono state piccole migliorie qua e là per quanto riguarda le barriere architettoniche, ma la battaglia continua, per questo ci sembra doveroso riportare un articolo che risale al  2009 in cui Sabattoli parlava di alcune criticità. A parte lo specifico dei luoghi i problemi sono validi ancora oggi.

I primi riflettori si accendono in via Dante: «Marciapiedi di nuovissima fattura, ultimati la settimana scorsa - spiega Sabattoli - ma che però non presentano le opportune discesine in prossimità delle striscie pedonali. Nel 2010 si costruisce ancora come all'inizio del secolo scorso, a questo punto vien da pensare si tratti di una vera e propria mancanza di cultura...». Quello degli attraversamenti pedonali sprovvisti delle opportune rampe per le carrozzine, è un cruccio che si ripete anche da altre parti. Viale Garibaldi: le "zebre" poste in prossimità di via Mandelli presentano scalini da ambo i lati; poco distante, tutta l'area spartitraffico di Piazza Pajetta (quella che ospita il monumento di Vittorio Emanuele II) è caratterizzata da un perimetro interamente rialzato. Procedendo verso largo Brigata Cagliari, ecco un altro attraversamento inaccessibile (quello di fronte al cinema); poco più in là la poca sensibilità di alcuni automobilisti blocca una delle rare rampe che, peraltro, porta in una punto della strada in cui le striscie non ci sono. E nei casi in cui sui marciapiedi ci si arriva, poi non si sa come andare avanti: in via Laviny una pianta ed un cassonetto bianco per la raccolta della carta sono stati posti in modo da formare una strettoia... «In cui - spiega Sabattoli - è praticamente impossibile passare con la carrozzina. Le stesse difficoltà le riscontro nell'area tra piazza Cavour e via Crispi, dove mi tocca scansare le sedie di un bar per procedere e, poco più in là, mi è impossibile scendere visto che una pianta ostruisce il declivio del marciapiede...». Clamoroso in piazza Mazzucchelli, per citarne un'altra. Per accedere al marciapiede che porta in corso Prestinari, una volta attraversate le striscie, c'è da fare i conti con un marciapiede a conca... «Un problema sia in fase di salita che di discesa - conlude Sabattoli - in quest'ultimo caso si rischia di di sfracellarsi contro la vetrina del negozio che noleggia film».

 

 

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