Il Giardino dei Ciliegi delizia il Teatro Civico
Successo per il primo spettacolo in abbonamento della stagione Comunale di Prosa
Ottima affluenza di pubblico ieri sera, martedì 5 novembre 2024, al Teatro Civico per assistere alla pièce “Il giardino dei ciliegi”, di Anton Cechov, per la regia di Leonardo Lidi, primo tra gli spettacoli in abbonamento della stagione 2024/2025.
"Il giardino dei ciliegi” conclude la trilogia dedicata all'autore russo, i primi ad andare in scena sono stati: “Il gabbiano” e “Zio Vanja” spiega Lidi in un'intervista.
Il sipario si apre su una scenografia scarna, con sedie bianche di plastica, lasciate qua e là come se fossero state abbandonate da tempo, che spiccano sui fondali ricoperti da spessi teli di plastica neri, resi cangianti dai toni freddi delle luci. Le scene a cura di Nicolas Bovey, conferiscono all'ambiente un sentimento di usura di qualcosa che si è cristallizzato, se pur ne custodisce ancora la memoria.
L'ingresso sulle note di Lauzi
E' sulle note della canzone “Ritornerai”, di Bruno Lauzi; che la compagnia di attori: Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Alfonso De Vreese, Ilaria Falini, Christian La Rosa, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Orietta Notari, Mario Pirrello, Tino Rossi, Massimiliano Speziani, Giuliana Vigogna, raggiunge il palco, percorrendo la sala tra il pubblico.
La trama
Lo spettacolo narra la vicenda dell’aristocratica Ljubov’ Andreevna Ranevskaja che, dopo aver trascorso alcuni anni a Parigi, fa ritorno nella sua casa, una proprietà, che comprende anche una grande coltivazione di amarene, per rimettere ordine al suo patrimonio. Lopachin, figlio arricchito di un vecchio servo, le consiglia di lottizzare lo splendido “giardino dei ciliegi” ma, incapace di prendere decisioni, Ranevskaja rifiuta, fino al momento in cui la sua intera proprietà deve essere venduta per fare fronte ai debiti. Ad acquistarla sarà proprio Lopachin che, scacciati i vecchi padroni, abbatte i ciliegi del giardino. La scena finale si conclude con il teatro fisicamente scarnificato, privato di fondali e di quinte; a rimanere sarà solo il vecchio e dimenticato servo Firs e la nostalgia di un tempo che fu. “Il giardino dei ciliegi” andò in scena per la prima volta nel 1904, sei mesi prima della morte del drammaturgo russo, al Teatro d'Arte di Mosca.
Caterina Contato