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La me generasion: concerto benefico con i “Farin-a dal nos sac”

Venerdì 25 ottobre una serata promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli

La me generasion: concerto benefico con i “Farin-a dal nos sac”
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Una band vercellese i cui componenti suonano insieme da 15 anni, tramandando il dialetto e la memoria della Vercelli della loro gioventù.

Hanno inciso tre album con canzoni e musica originali, mettendo a frutto le competenze e la passione per la musica maturate fin dalla fine degli anni ’60, quando tutti i componenti del gruppo suonavano nei complessi beat allora tanto in voga.

Appuntamento al Civico

Venerdì 25 ottobre 2024, al Teatro Civico, i “Farin-a dal nos sac” presentano il terzo album di inediti nel corso di una serata dal titolo "La me generasion" nel segno della buona musica e della solidarietà.

A sostenere l’evento è la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli che, con il presidente Aldo Casalini, ha finanziato la produzione dell’album destinato alla raccolta di fondi per la Croce Rossa, l’associazione Rosa Blu e l'associazione ODV Casa dei Bambini - progetto Montessori.

Presentati da Bruno Casalino, a partire dalle 21 Roberto Zarino (basso e cori), Flavio Menin (voce), Luciano Brera (chitarra solista e cori), Giuseppe Garofalo (chitarra ritmica e cori), Andrea Marchese (tastiere), Giorgio Mignone (fisarmonica e tastiere) e Piercarlo Quacchio (batteria), proporranno le 12 canzoni del loro album "La me generasion”, mentre, sullo schermo, scorreranno i testi per consentire a tutto il pubblico di comprendere lo spirito del gruppo.

A Bruno Casalino spetterà il compito di collegare i diversi momenti della serata: «La particolarità di questo gruppo - ha spiegato alla presentazione - è di proporre musica tradizionale utilizzando però sonorità che si sono affermate dagli anni ‘60, come blues e terzinati, e di essere autori di musica e testi».

Il nuovo album

Il lavoro che verrà presentato venerdì contiene otto inediti e quattro rivisitazioni di successi contenuti nei primi due album “Ricurdevi Matoch” e “Na Vita ad Risera”: «Alcuni temi e testi erano stati scritti con due componenti del gruppo, oggi scomparsi, Piero Croce e Gianni Mugni che hanno contribuito alla crescita di un gruppo composto da musicisti che, anche oggi, continuano a esibirsi con passione anche in formazioni differenti».

Anche in questo lavoro, dunque, spazio alle tradizioni e ai personaggi che un tempo popolavano le campagne vercellesi, ma anche ai sogni e alle speranze di una generazione che ha vissuto anni indimenticabili dal punto di vista musicale e sociale. Più avvezzi a raccontarsi con la musica che con le parole, i componenti del gruppo presenti alla conferenza stampa si dicono «felici e anche un po’ sorpresi per essere riusciti a portare a termine questo progetto musicale, al quale teniamo molto».

Le realtà che vengono sostenute

Legatissimi a Cappuccini, rione nel quale quasi tutti loro sono cresciuti, i “Farin-a dal nos sac” non potevano non sostenere con il loro concerto l’associazione montessoriana nata in seno alla scuola Materna Furno: a raccontare i progetti portati avanti con i bambini il presidente, Devis Quacchio, e Vera Serchione, insegnante montessoriana. Con loro, nella sala convegni della Fondazione, che ha ospitato la presentazione del concerto, il presidente del Comitato cittadino della Croce Rossa, Carlo Albricci, e la presidente di Rosa Blu, Nicoletta Storchio.

Una serata da non perdere perché il gruppo è veramente molto bravo e utilizza il dialetto vercellese per testi di qualità.

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