Il caso

Stazione FS di Vercelli: tra bagni chiusi e ragnatele sull'ascensore

L'accesso dal parcheggio di via De Rossi è sporco, erbacce invece vicino al binario per Mortara

Stazione FS di Vercelli: tra bagni chiusi e ragnatele sull'ascensore
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Mentre rimangono all'ordine del giorno per chi viaggia in treno ritardi e disagi vari la Stazione Fs di Vercelli ha anche lei le sue zone d'ombra. Certamente è oggi molto più in ordine e moderna di quanto non fosse prima dei lavori di riqualificazione, risalente già a qualche anno fa, tuttavia ci sono delle criticità.

Quella più evidente è stata la chiusura dei servizi igienici, con un cartello che giustifica tale scelta dovuta ai troppi atti vandalici. Si spera sia una chiusura "simbolica" e provvisoria, ma tant'è.

Persone che frequentano lo scalo ci hanno prò segnalato anche delle situazioni di degrado.

Due "buchi neri"

Il reclamo più rilevante riguarda l’ingresso all’area della stazione dal parcheggio di via De Rossi, diventato un crocevia anche per il fatto che molti, da quando ha chiuso il cavalcaferrovia Tournon, lo usano per passare dall’altra parte della ferrovia, in maggior parte sono ciclisti.

Ragnatele sull'ascensore lato parcheggio

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bici
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rastrelliera
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Ebbene prima di entrare nell’area della stazione ci sono delle rastrelliere di bici, in una da settimane, già segnalata peraltro, c’è un vero rottame con una ruota schiacciata, sotto un’altra rastrelliera, che non viene neanche usata, è pieno di cartacce e sporcizia. Quando si oltrepassa il cancelletto che porta al sottopasso si trova altra spazzatura, per tutto il tragitto, infine, giunti all’ascensore, che per fortuna funziona, sembra già di essere ad Halloween... è infatti pieno di festoni di ragnatele.
Quando si arriva al sottopasso questo è abbastanza pulito e gli altri ascensori sono in ordine. E’ come se chi fa le pulizie non superasse delle virtuali “colonne d’Ercole” poste a tre quarti del corridoio.

La Madonnina e la lapide sepolti dalle erbacce

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Madonnina
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Marciapiede
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La seconda lamentela ci porta in fondo al sottopasso, su per le scale e fino al binario tronco lato Mortara. Quasi in testa, sulla destra, c’è il muro di cinta. In quest’angolo cresce una vera giungla che copre la nicchia di una Madonnina, ce ne vuole per trovarla, anche perché il vetro dell’edicola riflette la luce e si nota solo di sbieco, con tanto di lucine accese.

Peccato che ai viaggiatori ne sia ormai preclusa la vista. Pare che la Madonnina sia cara a molte persone e sta lì, a lato binario per proteggere chi si sposta intreno. Accanto a questa edicola, sempre nel folto, s’intravedere pure una targa che ricorda i “colleghi (ferrovieri) caduti in servizio”. Visto che si tratta della memoria di defunti sarebbe il caso che anche per questa ragione si provvedesse a tagliare i cespugli e a rendere decoroso quest’angolo forse poco trafficato ma comunque significativo. Da segnalare che nella zona, proprio lato binario c’è anche una pavimentazione sconnessa con molte pietre rotte.

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