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Un piano di bonifica per l' ex Magliola di Santhià

L' annuncio nell' ultimo Consiglio comunale

Un piano di bonifica per l' ex Magliola di Santhià
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Lavori in corso a Santhià. Ora che il grande caldo è terminato, sono stati eseguiti i lavori di estrazione dei ceppi e piantumazione di nuovi alberelli decorativi in via Fratelli Cervi
È stata scelta, in sostituzione delle vecchie tamerici ammalorate, la Lagerstroemia, consigliata da esperti ed agronomi in quanto le sue radici non rischiano di rovinare il marciapiede composto di autobloccanti, oltre al fatto che durante i mesi estivi presenta una gradevole e duratura fioritura. A breve verdi novità anche su piazza Silvio Pellico.

Bonifica per l' ex Magliola

L' ultimo consiglio comunale di Santhià ha portato notizie positive per quanto riguarda l' ambiente. Infatti la sindaca Angela Ariotti ha annunciato la presentazione di un piano di bonifica per l' ex Magliola, area su cui da anni vige un'ordinanza sindacale per la.fimozikne dell' amianto. "La nuova proprietà della ex Magliola a seguito di miei solleciti- ha spiegato il primo cittadino - ha presentato un primo progetto relativo alla bonifica dello stabilimento, sia per quanto riguarda i rifiuti ancora presenti all' interno sia per quanto concerne l'amianto. Questa settimana ci sarà un confronto anche con la Provincia e lo studio che si occupa del progetto per avviare questi importanti e attesi lavori che renderanno l' area nuovamente pulita da ogni rifiuto e da materiale non idoneo". Da ricordare che un anno addietro
le officine Magliola sono state acquisite all'asta da un gruppo veneto. Sulla questione "amianto" (materiale che è stato utilizzato per la maggior parte delle coperture) l'associazione cittadina Obiettivo Salute aveva richiesto subito alla nuova proprietà l' avvio della bonifica dall'amianto da tanto attesa. "Purtroppo- precisano dal sodalizio ambientalista- ad oggi è rimasta inapplicata l’ordinanza sindacale del marzo 2017 che prevedeva la bonifica dell’amianto presente sul fabbricato della proprietà ex Magliola entro 12 mesi per salvaguardare la salute pubblica". L’ordinanza in questione disponeva altresì che qualora i lavori non fossero stati eseguiti entro i termini indicati, si sarebbero fatti eseguire d’ufficio e le spese sostenute sarebbero state imputate ai proprietari e riscosse nelle forme previste dalla normativa.

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