Controlli a ditte vercellesi su gas ad effetto serra: maxi multa da 600mila euro
Si tratta di aziende che gestiscono i cosiddetti F-gas
Nei mesi estivi appena trascorsi i militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Vercelli e Biella hanno effettuato una serie di verifiche e accertamenti presso alcune ditte della provincia di Vercelli che detengono e gestiscono i gas fluorurati ad effetto serra (noti anche come F-gas).
Controlli mirati
I controlli rientrano in una campagna di monitoraggio a livello nazionale, avviata su specifica disposizione del Comando Unità Forestale, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri di Roma.
In esito all’attività di controllo, ne è seguita la contestazione di 6 sanzioni amministrative ad altrettante persone, fisiche o giuridiche, con importi massimi complessivi notificati pari a 600.000 euro.
Cosa sono gli F-gas?
Gli F-gas sono sostanze estremamente pericolose per l’ambiente.
Si tratta infatti di una famiglia di gas di origine antropica che, una volta entrati in contatto con l’ossigeno dell’aria, si trasformano in gas serra con un effetto di entità esponenzialmente superiore a quello della semplice anidride carbonica (CO2).
Il Reg UE 573/24 definisce infatti una serie di disposizioni, finalizzate a garantire la tracciabilità e il corretto utilizzo di tali gas.
Secondo questo regolamento le apparecchiature di climatizzazione e le bombole contenenti F-gas devono presentare apposita etichetta inamovibile, riportante specifiche informazioni.
Inoltre, le attività di installazione e manutenzione che prevedono l’utilizzo di F-gas devono essere condotte esclusivamente da personale formato e in possesso di certificazione, rilasciata solo in seguito a frequentazione di un corso e superamento di specifico esame.
Le persone e le imprese certificate devono essere iscritte a un Registro Telematico Nazionale (Registro F-gas) e devono registrare in apposita Banca Dati le vendite e le attività inerenti gli F-gas e le apparecchiature ad essi correlati.
Le violazioni riscontrate hanno riguardato soprattutto attività di installazione e manutenzione da parte di soggetti non dotati di certificazione.