MORTI BIANCHE

Un anno dopo la strage Brandizzo, "sicurezza dei lavoratori in alto mare"

Alla vigilia della ricorrenza dell'incidente che costò la vita a cinque lavoratori (quattro vercellesi) il duro intervento della Cisl.

Un anno dopo la strage Brandizzo, "sicurezza dei lavoratori in alto mare"
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Domani, venerdì 30 agosto 2024, ricorre un anno esatto dalla tremenda sciagura di Brandizzo. Quella sera, cinque operai della Sigifer di Borgo Vercelli, di cui quattro vercellesi, furono travolti e uccisi da un treno mentre stavano lavorando sui binari. Alla vigilia della celebrazione del ricordo nel comune torinese arriva la dura presa di posizione della Cisl. "Sul fronte della sicurezza non è cambiato nulla" nonostante il sacrificio di cinque anime innocenti. Stiamo parlando di Kevin Laganà, 22 anni, Michael Zanera, 34 anni, Giuseppe Sorvillo, 43 anni, Giuseppe Saverio Lombardo, 53 anni e Giuseppe Aversa, 49 anni.

Le vittime vercellesi

L'intervento del segretario generale Luca Caretti

A un anno dalla tragedia di Brandizzo, su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro resta ancora molto da fare. Nel commemorare i 5 lavoratori che nella notte del 30 agosto di un anno fa persero la vita in modo così assurdo nella stazione del comune torinese e nell’esprimere ancora una volta tutta la nostra vicinanza alle loro famiglie, segnate da un dolore immenso per la scomparsa dei loro cari, vogliamo ricordare tutti coloro che in questo anno hanno perso la vita sul lavoro e lanciare l’ennesimo monito a istituzioni, imprese e mondo della politica a fare di più per evitare altre perdite di vite. Dopo via Genova e Brandizzo ci sono state purtroppo altre tragedie, altri morti, altro sangue, altro dolore. Con la Regione Piemonte abbiamo firmato una importante intesa, che ora va però applicata a livello territoriale, abbiamo alzato l’attenzione sul tema, abbiamo sottoscritto protocolli avanzati come quello di Torino. Ma il nostro obiettivo resta uno solo: zero morti sul lavoro. Per raggiungerlo servono più formazione, più prevenzione, più cultura della sicurezza e stanziamenti adeguati per mettere in campo tutti gli strumenti utili a fermare questa inaudita scia di sangue. Su questi aspetti così cruciali per il mondo del lavoro, non abbasseremo mai la guardia.

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