Caso Starfer: la replica di Filca Cisl alla presa di posizione Cgil
Una diversa versione sullo stato di ricollocamento dei lavoratori già della Sigifer
A poche ore dal comunicato della Fillea Cgil che esprimeva contrarietà al cosidetto "Distacca Starfer" che riguarda i lavoratori già della Sigifer, l'azienda in cui operavano i cinque lavoratori morti nella ttragedi di Brandizzo, il sindacato Filca Cisl, indirettamente chiamato in causa nel comunicato di Fillea Cgil, presenta la propria versione della vicenda, affermando di aver solo tutelato in modo concreto l'interesse dei lavoratori e rispondendo punto per punto alle affermazioni dell'altro sindacato. A firmare la nota di Filca Cisl
sono Carlo Rivellino Filca Cisl Piemonte Orientale e Massimiliano Campana, Filca Cisl Piemonte
La nota di Filca Cgil
"Dopo gli articoli apparsi nei giorni scorsi sui giornali in merito alla vicenda Sigifer – Starfer riteniamo doverose alcune precisazioni.
La Filca Cisl ha rappresentato, ben prima della tragedia del 30 agosto, i lavoratori della Sigifer intervenendo più volte con vertenze e segnalazioni all’Ispettorato del Lavoro e alla committenza riguardanti le retribuzioni e le varie indennità previste dal contratto edile per l’armamento ferroviario, e dopo i tragici eventi di quella terribile notte siamo sempre stati vicini ai familiari, con cui rimangono costanti i rapporti.
Venendo a conoscenza che molti lavoratori della Sigifer avevano rassegnato le dimissioni andando a lavorare in alcune società di armamento ferroviario tra cui Starfer, in un incontro a seguito di una richiesta unitaria a C.L.F riguardante la salvaguardia occupazionale degli ex lavoratori Sigifer tenutosi in data 28 febbraio 2024, presenti oltre CLF le Organizzazioni Sindacali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, la Filca Cisl ha chiesto alla CLF se Starfer lavorasse per loro e se si con che tipologia contrattuale, alla domanda è stato risposto che i dipendenti Starfer da tempo operavano in distacco presso la stessa CLF (in quanto la Starfer risultava priva di qualificazioni per poter lavorare con RFI) e veniva applicato il contratto metalmeccanico".
Il cambio di contratto
"Al fine di tutelare gli operai, la sola Filca Cisl ha richiesto alla CLF di fare applicare alla Starfer il Contratto collettivo nazionale edile.
Successivamente in un incontro nazionale con Rete Ferroviaria Italiana, tenutosi a Roma in data 1° marzo 2024, la sola Filca Cisl nazionale ha richiesto l’applicazione del Contratto collettivo edile e ha sollevato alla committenza le proprie riserve, sul piano etico e morale, sull’opportunità di proseguire una collaborazione con alcuni soggetti nei confronti dei quali pendono indagini sui tragici eventi di Brandizzo. All’incontro erano presenti anche i rappresentanti nazionali della Feneal Uil e della Fillea Cgil.
In data 14 marzo 2024 Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil di Vercelli sono state ufficialmente informate dalla Cassa Edile territoriale del fatto che ai lavoratori Starfer veniva applicato il contratto metalmeccanico circostanza contestata dalla stessa Cassa Edile all’azienda con invito ai Sindacati di farsi parte attiva per sanare l’irregolare applicazione contrattuale, fornendo anche la visura camerale della società".
"Non c'è stato alcun accordo di distacco"
"Stupisce pertanto che Organizzazioni Sindacali che hanno attivamente partecipato a tavoli di confronto e ricevuto comunicazioni formali dichiarino a mezzo stampa di non essere mai state invitate o interpellate o che solo oggi vengano a conoscenza della composizione dei vertici aziendali di Starfer. Con rammarico possiamo affermare che le tante proposte di soluzione che leggiamo in questi giorni sui giornali, purtroppo non le abbiamo sentite nei tavoli di confronto unitari e non esistono accordi siglati con RFI o CLF per gli ex lavoratori Sigifer ma bensi è stata CLF a comunicarci che li avrebbe assunti con le stesse mansioni.
I nostri associati dipendenti della Starfer conoscendo le posizioni che abbiamo preso nei tavoli di confronto con CLF hanno richiesto la nostra assistenza e noi siamo intervenuti richiedendo che ai lavoratori già in precedenza collocati in distacco presso Clf ma con un contratto non corretto rispetto alle lavorazioni eseguite, venissero riconosciute le tutele derivanti dall’applicazione del contratto dell’edilizia, senza sottoscrivere alcun accordo sindacale di distacco, peraltro non previsto dalla legge, bensì limitandoci a prendere visione di un atto tra le due società inerente la corretta applicazione contrattuale.
Ci dispiace che altre sigle sindacali non rappresentino lavoratori all’interno di quell’azienda , o in caso contrario che i loro associati non li abbiano coinvolti, ma la loro assenza non può certo impedirci di fare il nostro lavoro a tutela dei nostri associati indipendentemente da chi sia il loro datore di lavoro".