Victor Nomin: una personale da non perdere
L'esposizione organizzata dagli Amici dei musei si potrà visitare ancora solo sabato e domenica In Santa Chiara
Ci sono solo due giorni per visitare ed apprezzare la personale dell'artista vercellese Victor Nomin in Santa Chiara, organizzata dagli Amici dei Musei di Vercelli. Le opere si potranno ammirare infatti solo ancora sabato 11 e domenica 12 maggio dalle 16 alle 19. Ingresso libero.
Un doveroso omaggio
E’ stato veramente bello vedere la felicità di Victor Nomin lo scorso sabato in Santa Chiara, circondato e festeggiato dagli “Amici dei Musei” che hanno organizzato una bella restrospettiva dedicata al maestro vercellese, già allievo di Armando Donna.
A proposito, la finezza di incisore di Victor si può ammirare nel “cerchio magico” all’ingresso della sede espositiva.
Un’ottantina di lavori di vario formato, per una mostra che finalmente permette di gustare il mondo fiabesco, spesso lunare e notturno, di Nomin. Un artista molto prolifico e dalla notevoli doti, specialmente nella gestione del contrappunto luce-ombra, dalla tavolozza dai forti contrasti.
Sono paesaggi urbani, spesso senza presenze umane, oppure nature morte, che ne riprendono a volte volumi e forme. Anche la figura è presente con alcune valide interpretazioni. Un aspetto da scoprire, almeno per chi scrive lo è stato, sono i quadri astratti, posti sempre all’ingresso. Si possono ammirare scomposizioni di elementi figurativi insieme ad astrazioni totali. Attento lo studio dei colori e delle geometrie. Del resto la geometria è quasi sempre presente nei lavori del pittore vercellese, in una forma o nell’altra.
Un plauso agli “Amici dei Musei” per questa bellissima idea.
Un Viaggio Cromatico Tra il Reale e l'Immaginifico
Un approfondimento critico molto interessante è quello di Marco Mattiuzzi, che fa parte degli "Amici dei Musei" e che volentieri pubblichiamo.
"La retrospettiva di Victor Nomin, organizzata dagli Amici dei Musei di Vercelli, non è solamente una mostra, ma un invito a percorrere un viaggio cromatico e visionario attraverso le opere di un artista che ha saputo trasformare la tela in un palcoscenico di mondi interni e visioni esterne. Allestite nella suggestiva Chiesa di Santa Chiara, le opere di Nomin offrono uno spettacolo di colori vividi e forme che si stagliano tra il realismo e la metafisica, creando una narrativa visiva unica nel suo genere.
Le nature morte esposte, caratterizzate da una palette di colori audaci e forme essenziali, rivelano una profonda contemplazione della quotidianità trasfigurata in simboli. La presenza di oggetti quotidiani come bottiglie e frutta non è casuale ma è carica di significati e riflessioni sullo scorrere impercettibile del tempo e sulla persistenza della memoria.
Il percorso espositivo comprende anche paesaggi urbani e rurali, dove l'architettura e la natura si fondono in un equilibrio poetico. Questi quadri, eseguiti con una precisione quasi onirica, invitano gli spettatori a una riflessione sull'isolamento e sulla comunità, temi particolarmente rilevanti nel contesto contemporaneo.
Victor Nomin, attraverso questa mostra, dimostra di essere un maestro nel plasmare gli spazi e le forme per raccontare storie visive che sono allo stesso tempo intime e universali. La sua abilità nell'utilizzare colori vibranti e composizioni audaci si traduce in una capacità unica di affascinare e provocare riflessioni profonde.Concludendo, la mostra di Victor Nomin non è solo un'esposizione d'arte; è un'esperienza immersiva che trasforma lo spazio sacro della Chiesa di Santa Chiara in un teatro di riflessioni sulla vita, sulla natura e sulla condizione umana. Un evento imperdibile per gli amanti dell'arte che cercano di trovare nei colori e nelle forme una chiave di lettura del mondo che ci circonda".