Offerta del gruppo alpini don Pollo a "La Madonnina" di Candiolo
Raccolti nel Vercellese 11 quintali di tappi di plastica per il centro di accoglienza di Candiolo che ospita i familiari dei malati di cancro
Alpini vercellesi campioni di generosità! Una virtù che fa parte del loro DNA e che merita di essere evidenziata in ogni occasione.
Infatti il Gruppo Alpini Don Secondo Pollo di Vercelli, guidato da Flavio Negro, che ricopre anche il ruolo di vice presidente vicario della Sezione dell’ANA della nostra città, continua nella sua collaborazione pluriennale con la Casa di accoglienza “La Madonnina” di Candiolo.
"La Madonnina"
La casa di accoglienza “La Madonnina”, che dal 21 luglio 2022 ha assunto il nome di “Fondazione La Madonnina Candiolo E.T.S.”, come previsto dalla riforma del Terzo Settore, nasce nel 2004, da un’intuizione dell’allora parroco di Candiolo e cappellano presso l’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo, don Carlo Chionterno, pensa a dare una soluzione a quelle persone che “dormivano in macchina per stare vicino ai propri cari, ricoverati in istituto, e non potevano permettersi una sistemazione alberghiera”.
Don Carlo, tutt’ora parroco di Candiolo e presidente della Fonazione si rivolse al Cardinal Severino Poletto, arcivescovo di Torino, che finanziò in parte l’impresa e il 4 maggio 2004 benedisse la prima pietra e iniziarono i lavori.
Struttura rinnovata e potenziata
Dall’ottobre 2007 la casa accoglie gli ospiti che, con l’ultimazione dei lavori in corso in questi mesi potrà ospitare un centinaio di persone in camere doppie, con possibilità di terzo letto in presenza di bambini, con bagno riservato.
Ogni famiglia ospitata disporrà, nelle cucine, tutte attrezzate con piastre ad induzione e forno, di cinque postazioni per ognuna delle quattro cucine, con frigo ed armadietto riservato per permettere ad ognuno di essere autonomo e rispettare gli orari imposti dall’istituto ad ogni singolo paziente.
I volontari che gravitano intorno alla struttura sono circa 150, sempre alla ricerca di risorse per assistere al meglio gli ospiti e, figurarsi se dove c’è bisogno potevano mancare le Penne Nere “per onorare i morti aiutando i vivi”.
Il gruppo Alpini di Candiolo ha un piccolo contingente di sette unità che giornalmente raccoglie i tappi di sughero, e di plastica, e dopo averli selezionati li conferisce in aziende specializzate nel riciclo.
Raccolte in tutto 150 tonnellate di tappi di plastica
Lo scorso anno sono state raccolte complessivamente dal gruppo di Candiolo 150 TONNELLATE di tappi di plastica recuperati tramite una fitta rete di amici e di collaboratori, tra cui gli Alpini del don Pollo che si avvalgono, a loro volta, della collaborazione delle scuole di Saluggia e Livorno Ferraris e del gruppo Alpini di Prarolo.
L'offerta del gruppo Don Pollo
Prima del “rancio alpino” consumato comunitariamente tra le Penne Nere vercellesi e candiolesi, il capo gruppo del don Pollo, Flavio Negro, ha consegnato una “generosa offerta in vil denaro” ai volontari della Casa di Accoglienza perché, come ha dichiarato una volta spente le luci della ribalta “Tante persone conoscono la nostra iniziativa di supporto a questa causa e, sapendo che ogni centesimo consegnato ad un’iniziativa degli Alpini va diritto allo scopo, ci gratificano con la loro fiducia: noi Alpini siamo degli strumenti che servono a fare del bene e cerchiamo di farlo al meglio”.