"Falsi poveri", evasori e lavoro nero: il 2016 delle Fiamme Gialle

I dati delle attività della Guardia di Finanza di Vercelli.

"Falsi poveri", evasori e lavoro nero: il 2016 delle Fiamme Gialle
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I dati delle attività della Guardia di Finanza di Vercelli.

È stato un 2016 impegnativo per la Guardia di Finanza di Vercelli: le fiamme gialle della Provincia hanno messo in campo le loro forze in vari campi per assicurare l’osservanza delle leggi. Sul fronte delle frodi fiscali e della cosiddetta “economia sommersa”, sono state controllati 238 fra imprese e contribuenti. «Durante le predette attività ispettive sono state scoperte 35 imprese sconosciute al fisco (“evasori totali”) che hanno occultato redditi ed evaso l’iva – riferiscono i finanzieri - i denunciati per reati fiscali sono stati 58 principalmente per non aver presentato la dichiarazione annuale dei redditi, per aver occultato o distrutto la documentazione contabile e per l’emissione o utilizzo di fatture false. È stato eseguito, inoltre, un arresto per associazione a delinquere finalizzato alla frode fiscale». Nel settore delle accise sono state verbalizzate 17 persone ed è stata sequestrata una cisterna con oltre 3.3 tonnellate di olio minerale agevolato, nei confronti di un’azienda sprovvista della licenza di esercizio e del certificato di prevenzione incendio.

L’”aggressione” ai patrimoni degli evasori ha portato al sequestro di beni per 1.7 milioni di euro per soddisfare il credito dell’erario. L’adesione integrale dei contribuenti ai verbali di constatazione elevati dai reparti del Corpo vercellesi ha consentito la ripresa a tassazione di materia imponibile per svariate centinaia di migliaia euro.

Sono stati inoltre eseguiti 974 controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali, con una percentuale di irregolarità del 12%.

Sul fronte del “lavoro sommerso”, sono stati individuati 13 lavoratori “in nero” e 4 irregolarmente assunti.

Vigilando sulla spesa pubblica, sono emerse frodi agli enti previdenziali e assistenziali per oltre 162mila euro, con la segnalazione di 19 persone. Sei falsi poveri hanno ottenuto irregolarmente circa 3.350 euro in aiuti economici e servizi sociali erogati da enti pubblici. Un danno di 5.400 euro alle risorse pubbliche derivava invece da irregolarità nel ticket sanitario: sono stati sanzionati amministrativamente nove persone. Un danno per 153mila euro è stato scoperto nell’ambito degli enti previdenziali: sono stati segnalati quattro responsabili.

In materia di controlli a tutela della spesa sanitaria, sono stati verbalizzati 7 soggetti, con l’accertamento di danni all’Erario per circa 2.6 milioni di euro.

Altre quattro persone sono state denunciate per reati contro la Pubblica Amministrazione.

«È stata particolarmente intensa l’attività volta a tutelare il sistema economico dalle infiltrazioni criminali e dai patrimoni illeciti, che minacciano il regolare ed ordinato funzionamento dei mercati e della concorrenza – raccontano le fiamme gialle - la strategia investigativa adottata per individuare i profitti illeciti, ricostruirne i flussi ed individuare i reali beneficiari, si sviluppa con l’approfondimento di segnalazioni di operazioni sospette, ispezioni antiriciclaggio ed il sistematico ricorso alle indagini patrimoniali, al fine di sequestrare e confiscare i proventi ed i beni che derivano da attività delittuose». Gli accertamenti patrimoniali nei confronti di 12 persone hanno permesso di avanzare proposte di sequestro per circa 1 milione e 600mila euro.

Tre persone sono state denunciate per riciclaggio: i beni avevano un valore complessivo di 832mila euro. Venti persone sono state denunciate per reati societari, fallimentari, bancari e finanziari. Sei interventi, con una denuncia e 90mila prodotti sequestrati, hanno riguardato prodotti contraffatti o non sicuri.

Nell’ambito del “Dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti”, sono stati controllati 900 autoveicoli con l’identificazione di oltre 1.200 persone.

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