Mattarella loda Upo e chiede di emozionare i giovani con la conoscenza
Grande cerimonia per il via al 26° Anno Accademico dell'Università del Piemonte Orientale al teatro Civico
Intorno alle ore 11, come da copione, il Presidente Sergio Mattarella è entrato in un teatro Civico stipato di professori, membri del senato accademico e studenti dell'Università del Piemonte Orientale. Tutti in piedi ad applaudire il Capo dello Stato.
E' così cominciata la cerimonia di apertura dell'anno Accademico, che è il 26* della storia dell'ateneo di Vercelli, Novara e Alessandria partita il 30 luglio 1998. Presenti il presidente della Regione Alberto Cirio, i ministri Bernini e Zangrillo, il sindaco di Vercelli Andrea Corsaro, il presidente della provincia Davide Gilardino, il prefetto Lucio Parente, vari sindaci ed esponenti della politica locale, l'arcivescovo mons. Marco Arnolfo e tutte le autorità civili e militari, rappresentanti di altri atenei.
L'intervento del Ministro Bernini
Il compito di aprire la mattinata è stata del Ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. Il Ministro ha sottolineato il valore del nostro Ateneo e la sua capacità di aver creato un sistema efficiente. Ha anche detto che il Governo sta valutando il nodo strategico delle facoltà di Medicina, per favorire l'accesso, anche con sgravi fiscali, alloggi convenzionati ma sempre tenendo presente che va riconosciuto il merito degli studenti.
La prolusione del Magnifico Lettore
Nella sua prolusione il Magnifico Rettore Gian Carlo Avanzi è stato molto incisivo e ha ricordato al Ministro che servono risorse per il mondo Universitario, un passaggio che c'è stato in tutti gli interventi, a fronte di una generale scarsa attenzione al mondo della ricerca che è un male endemico dell'Italia.
"Bisogna più che mai scommettere sulle giovani generazioni e contrapporre al loro senso di smarrimento un forte riferimento e spazio culturale, come quello rappresentato dall'Università, che trasformi le paure in sforzi raziocinanti di comprensione della realtà" E' stato uno dei tanti passaggi del discorso ed è un tema che è tornato ed è stato anche fatto proprio da Mattarella.
"Per essere al pari con il resto d'Europa la percentuale di connazionali con la laurea dovrebbe quasi raddoppiare" è stata la constatazione di Avanzi.
Che ha poi toccato il tasto del costo economico da sostenere per le famiglie che non permette a tutti coloro che vorrebbero di iscriversi e detto come Upo faccia di tutto per andare incontro alle fasce con redditi più bassi, ricordando che il 76% dei laureati Upo sono i primi ad ottenere un titolo universitario nelle loro famiglie.
Alcuni numeri di Upo
Alcuni numeri "snocciolati" durante il discorso, laureate in questi anni quasi 50.000 persone (più degli abitanti di Vercelli), la tendenza di crescita degli iscritti con negli ultimi anni incrementi a doppia cifra, il consorzio Alma Laurea ha certificato ottimi risultati occupazionali, l'83,8% dei laureati trova lavoro entro un anno. "L'università del Piemonte Orientale sta rappresentando un caso di successo, oserei dire anche senza precedenti" ha ribadito ricordando il livello d'eccellenza nella ricerca e la collaborazione con le realtà locali. La spesa per il personale è del 54% contro l'80% delle tabelle, l'indicatore di sostenibilità economico-finanziaria, ovvero il rapporto tra entrate e spese complessive che dovrebbe essere di 1 è invece di 1,5, indice di indebitamento pari a zero. Upo è passata da un peso complessivo nel sistema universitario italiano di 1,21% al 1,44%. Rispetto agli atenei dei territori circostanti Upo è al primo posto per quattro indicatori: organico aggiuntivo +16,1%, spese personale -4,5%, aumento indice di sostenibilità del 4,9% e margine tra indice di spesa e indice di sostenibilità al + 21,5%.
Avanzi ha ricordato che il merito di questi successi è dei rettori che si sono succeduti, di docenti e studenti ma soprattutto del grande lavoro del reparto amministrativo e tecnico.
La dimensione internazionale
Un capitolo importante è stato quello relativo alla dimensione europea e internazionale dell'Ateneo in un contesto che vede sempre più alleanze fra università del vecchio continente. "Si va verso la creazione di veri e propri campus transnazionali... fondamentali per sviluppare un forte senso di appartenenza europea". In questo campo Upo è capofila sulla didattica in uno dei consorzi europei. e co-leader negli studi sulla eco sostenibilità. "Contiamo di aumentare in modo esponenziale gli studenti e studentesse stranieri, che già ora sono il 10%. Questo è un modo concreto per rivitalizzare l'Europa... superando i localismi, i campanilismi, i provincialismi e i nazionalismi". Ha poi ricordato il programma next generation del Pnrr che sta portando fondi preziosi anche se limitata rispetto al resto, ma ha anche sottolineato che fra un paio d'anni il flusso di queste risorse terminerà e c'è già chi paventa un collasso dell'Università italiana negli anni successivi.
"Forse il problema del nostro Paese è l'aver sempre paura di qualcosa, pensare di non essere adeguati... la paura di farsi del male, che senza accorgercene infondiamo in chi stiamo formando. Bisogna invece insegnare che le paure vanno affrontate con slancio e determinazione, guardando alle opportunità".
"L'Università del Piemonte Orientale può guardare al futuro con l'ottimismo della ragione". Un passo sarà l'istituzione di una Fondazione, "non bisogna ascoltare la paure ma le speranze" Ha anche ricordato in conclusione: "Il mio mandato sta per scadere, la pensione si avvicina eppure sento ancora tantissima energia che vorrei lasciare in dote a chi mi succederà".
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Gli altri interventi
Sono seguiti gli interventi della direttrice generale Loredana Segreto e del rappresentante della comunità studentesca Federico Iato. Il suo intervento è stato molto significativo perché ha voluto rappresentare che la "Generazione Z" non è apatica e avulsa dalla realtà, ma che guarda al corpo docente come a persone che possano farli appassionare alla conoscenza. Invitando gli studenti a cogliere le numerose occasioni di crescita con le tante attività extra didattiche proposte.
La Laurea Honoris Causa a Mariella Enoc
E' quindi giunto il momento Gianluca Aimaretti, direttore del Dipartimento di Medicina Traslazionale, ha spiegato con un discorso articolato le motivazioni per il conferimento del titolo di dottoressa honoris causa in Medicina e Chirurgia a Mariella Enoc. Motivazioni che risiedono nella sua capacità, nel management sanitario, di ascoltare e saper vedere la complessità delle situazioni e affermare i diritti agli anziani e alle categorie fragili. La relazione di Aimaretti ha toccato varie criticità sia universitarie che sanitarie. "Una vita spesa per il bene della comunità- Una via spesa ad affermare diritti e trovare i problemi e suggerire soluzioni" è la vera motivazione del riconoscimento.
Successivamente c'è stata la declaratio in Latino del Magnifico Rettore e la cerimonia di conferimento ad una emozionata Mariella Enoc, che ha anche ricevuto la tessera di studente.
Mariella Enoc nel suo discorso ha esordito con grande umiltà "qui al mio posto potevano esserci altre persone che hanno fatto molto, ma che forse non hanno avuto l'opportunità... Ho vissuto veramente nell'ordinarietà, mi ha caratterizzata però una grande passione". Enoc nel suo discorso ha toccato diversi punti ma quel che è stato rimarcato di più e che bisogna sempre pensare al bene delle persone "Un ricercatore medico una volta mi ha detto: dentro questa provetta io vedo sempre un bambino".
Per cui sì ci sono le esigenze di bilancio le Leggi, c'è la fatica. Ma nel mondo sanitario e non solo è fondamentale "prendersi cura". "Si guarda forse troppo alle tecnica e non al malato nel suo insieme, in modo olistico. La scienza si metta al servizio delle persone... trattate il vostro sapere come un dono,".
Un discorso profondo e molto apprezzato dal pubblico.
Il discorso di Sergio Mattarella
Infine è toccato al presidente Mattarella: "Sottolineare i primi 25 anni dell'Università del Piemonte Orientale è un'occasione di grande importanza... La sua proiezione verso il furueo attestata dalle Lauree Magistrali in Intelligenza Artificiale e Innovazione Digitale, le lauree in chimica verde, in gestione ambientale e sviluppo sostenibile- A 25 anni dalla sua nascita questo Ateneo ha vinto la sua scommessa". Ha ricordato che Upo è nata in un momento in cui si sono superate le rigidità del passato sistema universitario.
"E' di ogni evidenza che qui come altrove si è trattato di una formula felice, che si è sviluppata in modo positivo. recando beneficio al nostro sistema universitario e ai territori nei quali sono inseriti e con i quali strettamente collaborano". Mattarella ha reso onore a quanti si adoperarono per la nascita dell'Università del Piemonte Orientale, richiamando l'esperienza dello "studium" del 1228 e i tempi in cui operò. "Con l'effetto di incrementare gli scambi culturali con le varie sedi d'Europa manifestando l'unità e l'indivisibilità della cultura al di sopra delle frontiere è lì, infatti, che si ritrovano le prime fondamenta dell'integrazione europea".
"Vorrei riprendere per un istante quello che mi è parso un dialogo fra il Rettore e il rappresentante degli studenti, entrambi hanno manifestato grande legame con questo ateneo. Il rettore ha parlato di disorientamento che affiora fra i giovani del nostro tempo, ne ho parlato anch'io qualche giorno addietro. Il dottor Iato ha detto che la Generazione Zeta è vista come disorientata, anzi, come estraniata dalla realtà, come quasi inerte, rinunciataria, sinceramente non so da dove possano uscire queste valutazioni, così estraniate dalla realtà sulle nostre giovani generazioni. Ho costantemente conferma di come questa generazione sia motivo di speranza per questo Paese. Sono anche convinto che il disorientamento che talvolta affiora sia responsabilità di noi adulti".
"In questo momento storico ritorna con grande forza. e va richiamato, il ruolo delle università, della formazione culturale, di quello che poc'anzi il Rettore ha chiamato il mestiere più bello del mondo, quello di trasmettere cultura, sapere, conoscenza. Quello di rendere i giovani protagonisti, capaci di senso critico. Questo è il veicolo per fare emozionare gli studenti. Fare emozionare gli studenti, trasmettendo loro cultura e conoscenza. Questo compito straordinario è affidato ai nostri atenei. La dottoressa Enoc ci ha detto di aver vissuto una vita all'insegna dell'ordinarietà. Vorrei tradurre quest'espressione, di questa straordinaria ordinarietà di impegno che fa avanzare la civiltà umana".
Dopo aver stretto le mani dei presenti il Capo dello Stato ha lasciato il teatro. La cerimonia si è poi conclusa con un inno dedicato all'ateneo eseguito dall'orchestra e dal coro universitari che hanno anche allietato l'attesa prima dell'inizio della manifestazione.