Chi ha già una certa età passando in corso Salamano, nel tratto finale verso il cimitero, prova certamente malinconia nel vedere l’enorme splateato e il mega capannone abbandonato divisi da via Montebello. Un tempo, infatti qui vi aveva sede una stimata azienda la Tecnofer Srl, che si occupava di metalli e di attrezzature e macchinari per i cantieri. L’attività è cessata ormai da anni, la sede principale, dove c’erano il negozio e il capannone principale, mostra tuttora cartelli di “vendesi” e si spera che magari in un futuro si trovi il modo di ridare vita a spazi che attualmente incutono tanta tristezza.
Un campo pieno di erbacce e detriti
Lo splateato alla destra di via Montebello è invaso da erbacce e le pianti sono cresciute al punto che nella stagione estiva debordano sul marciapiede di corso Salamano e i rami degli alberi sforano ormai notevolmente la recinzione.
I soliti incivili ci buttano un po’ di tutto, il terreno è dominato da un capannone.
Un lungo capannone vuoto
Lo stabile dei numeri 121 e 123 è lunghissimo, tiene tutta la lunghezza di vicolo Mozambano che lo costeggia. Fino a qualche mese fa davanti al cancello che dà sull’interno c’era uno schermo di tessuto e non si vedeva il disastro all’ìnterno, ora non c’è più e chiunque può vedere lo stato del capannone.
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L’eco di una florida economia
Tante sono le attività artigianali e industriali dismesse in città a dimostrazione di un passato molto più florido e produttivo dell’attuale in cui impera la logistica ma latitano le imprese vercellesi, una volta fiorenti e in grado di assicurare il benessere di migliaia di famiglie.