Massimo Paracchini espone un'opera alla prestigiosa Triennale di Roma
L'artista vercellese a una delle più importanti manifestazioni del panorama nazionale
L'artista vercellese Massimo Paracchini espone alla quinta edizione dell’Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma in corso fino al 15 dicembre 2023. In mostra una sua recente opera intitolata “Re-Genesis: Towards the shining light in Psykotrance”.
Nella foto in evidenza Paracchini vicino alla sua opera con la curatrice Stefania Pieralice.
La Triennale romana è uno degli appuntamenti più attesi della capitale.
L’inaugurazione è avvenuta con grande successo di pubblico, lo scorso 1° dicembre al "Salone dei Piceni" dei Musei di San Salvatore in Lauro, dove vi è stata la presentazione della mostra a cura di Stefania Pieralice, a cui è stata affidata la direzione artistica dell’evento e del noto critico, storico dell’arte, scrittore e curatore della Biennale di Venezia Daniele Radini Tedeschi. L’opera di Paracchini è stata selezionata per essere esposta presso i “ Musei di San Salvatore in Lauro” del Pio Sodalizio dei Piceni, nel Salone dei Piceni, in Piazza S. Salvatore in Lauro n.15, nel pieno centro storico di Roma, vicino a via dei Coronari e Piazza Navona e facilmente raggiungibili da Castel Sant’Angelo, San Luigi dei Francesi e Palazzo Madama. I suddetti “Musei di San Salvatore in Lauro” ospitano donazioni e gallerie permanenti degli scultori di fama internazionale Emilio Greco e Umberto Mastroianni, numerose inoltre sono state le autorevoli esposizioni svoltesi.
Paracchini con il noto critico Daniele Radini Tedeschi
La presenza nel catalogo
L’opera dell'artista vercellese, essendo stata selezionata per essere esposta presso il Salone dei Piceni, avrà diritto ad avere un focus critico di approfondimento che verrà pubblicato in catalogo e l’inserimento nella collana di studi OPRA (Opera Programmatica di Riqualificazione Artistica) fondata a Tokio nel 1939 e tradotta bilingue (italiano-giapponese). La rivista è strumento di storicizzazione internazionale per l’arte e mette a confronto nomi celebri dell’arte orientale con artisti di fama internazionale. La rivista è in consultazione presso i cinque atenei principali giapponesi: Università delle Arti di Tokio, Università delle Arti di Osaka, Università Imperiale di Tokio, Università di Kyoto, Istituto Internazionale di ricerca di Nagano.
L'opera esposta
L’opera esposta è una delle più recenti creazioni astratte, informali e aniconiche di Paracchini, che segna una sorta di ri-genesi della forma, del volume e del colore, nata dagli abissi profondi della mente e dell’anima, un’altra delle sue personali pittosculture, cioè una sorta di scultura della tela, dove oltre alla ricerca cromatica propria della pittura vengono messe in evidenza le forme e i volumi della tela in rilievo scolpiti dalle variazioni della luce nell’arco della giornata, dall’alba al tramonto.
La tecnica, inventata già da parecchi anni da Paracchini, è stata sempre più perfezionata, trovando in questo modo la sintesi delle due arti e riuscendo a coinvolgere lo spettatore sia da un punto di vista visivo che tattile. Tale ricerca attualmente sta ricevendo numerosi apprezzamenti e consensi sia da parte del pubblico che della critica a livello internazionale.
Le referenze sono presso la Casa d’Aste Meeting Art di Vercelli, la Galleria Noli Arte di Noli, la Galleria d’Arte Dozzi di Castelletto Ticino e Rosso Smeraldo Arte di Vercelli.