Festival Poesia Civile: il debutto domani con il premio a Susan Kiguli
Dal 25 al 29 ottobre la rassegna organizzata da "Il Ponte " e Università del Piemonte Orientale
Venti appuntamenti tra premiazioni, incontri e reading, con poeti italiani e stranieri, eventi dedicati alle scuole e quattro città coinvolte nel programma: Milano, Vercelli, Novara e Borgomanero. E’ la 19ª edizione del Festival Internazionale di Poesia Civile Città di Vercelli, promossa da “Il Ponte”. Un’edizione significativa perché vede per la prima volta l’Università del Piemonte Orientale nel ruolo di co-organizzatore e, a sottolineare la novità, è cambiato anche il logo, che ora è un elegante “origami” a forma di airone con un pennino al posto delle zampe. Il Festival vercellese e l’unico in Italia e dei pochissimi al mondo che si focalizzano sulla “Poesia civile”. Una definizione che sta ad indicare le opere che oltre ai classici temi poetici parlano delle comunità, di speranza per il futuro, oppure danno voce alle minoranze, ai popoli oppressi. In quasi vent’anni il Festival di Vercelli ha contribuito non poco a tracciare i confini, sempre in aggiornamento, di questa categoria letteraria e prodotto una vera biblioteca di raccolte poetiche, saggi, progetti. La manifestazione è inserita da tempo nella UNESCO’s World Poetry Directory.
Un Festival speciale
«Quest’anno - sottolinea il presidente de “Il Ponte” Luigi Di Meglio - sono tre gli elementi di un Festival più che mai vivo e apprezzato anche dalla stampa nazionale. Il primo è il premio a Susan Kigali, poetessa mai tardotta prima in Italia e attivista per i diritti delle donne in Africa, è una scelta coraggiosa che abbiamo fatto. Il secondo punto è la partecipazione sempre centrale delle scuole con la nuova edizione del “Progetto Doremì”, il terzo elemento il Premio di Traduzione di Poesia Civile che ormai non riguarda più solo Upo ma altri atenei, e proprio l’esordio dell’Università come co-organizzatore è un’ulteriore crescita del Festival».
Nella foto Susan Kiguli, Manuel Agnelli e Mario Martone, tre dei premiati dell'edizione del Festival di Poesia Civile.
Mercoledì 25 ottobre
Il via sarà mercoledì 25 ottobre a Milano all’Università Cattolica dove, alle 17 si parlerà di “Editoria e poesia civile in Africa”, un incontro con la poetessa Susan Kiguli, che riceverà poi a Vercelli il Premio Internazionale di Poesia Civile Città di Vercelli. Kiguli sarà a colloquio con la giornalista Antonella Sinopoli. Introduzione a cura di Beatrice Nicolini (Università Cattolica del Sacro Cuore). Un evento in collaborazione con il Laboratorio di editoria dell’Università Cattolica.
Nella serata di mercoledì, ore 21, in Seminario la citata premiazione della poetessa africana. Con introduzione di Carla Pomarè, mentre Serenella Mattera intervisterà la poetessa. Non mancherà il reading della stessa premiata, con un intervento di Antonella Sinopoli e intermezzi musicali a cura della Scuola di Musica Vallotti. Al termine la distribuzione della plaquette “Terre che piangono”.
Giovedì 26 ottobre
Mattinata dedicata alle scuole. Alle 10 alla sede di Corso Italia dell’Istituto Lagrangia, alle 12 seguirà il Liceo Scientifico. Titolo degli appunti: “Da Kampala a Vercelli”. gli studenti incontreranno Susan Kiguli, con presentazioni di Elisabetta Dellavalle ed Elisabetta Perfumo. Alle ore 11 un altro istituto superiore, il Cavour, ospiterà “Giovani e giornalismo tra politica e società civile”, con Serenella Mattera di “Repubblica” in dialogo con Giorgio Simonelli.
Sempre giovedì, ma alle 18, trasferta a Novara dove, alla Biblioteca Civica Negroni ci sarà: “Tra guerra e pace. I poeti di Contini”, con Uberto Motta presentato da Elena Mastretta a partire da “Una corsa all'avventura”. Saggi scelti 1932-1989 (Carocci), in collaborazione con l’Istituto Storico Fornara e Centro Novarese di Studi Letterari.
In contemporanea, a Vercelli, Rettorato Upo di via Duomo: “Sylvia Plath 60 anni dopo”. A partire da “Tutte le poesie” (Mondadori), a cura di Anna Ravano, con Cristina Iuli, reading ed interventi musicali di Nicolò Manachino al flauto traverso.
In serata, ore 21, al teatro Civico. sarà ospite un personaggio di spicco, il cantautore Manuel Agnelli, che riceverà il “Premio Brassens” 2023, un altro storico riconoscimento del Festival, con Paolo Verri.
Venerdì 27 ottobre
Ore 10,30, ancora al Rettorato: “La letteratura può essere green?”, una tavola rotonda con Marco Pustianaz, Rita Filomeni, Laura Brigante, Gioele Cristofari e Carlo Alessandro Caccia all’interno del corso di dottorato Upo in “Ecologia dei sistemi culturali e istituzionali - Tradizioni linguistico-letterarie”. Nuovo appuntamento novarese alle ore 11 al Convitto “Carlo Alberto” in Baluardo Partigiani: “C’era una volta... Poesia e senso civico nelle favole”, con Ambrogio Borsani, a partire da “Le incredibili storie del regno di Re Galo” (Le rane).
Alle 12 si torna in città, alla Biblioteca Civica di via Galileo Ferraris 95 per la presentazione della seconda stagione del “Progetto Doremì” che è rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado per l'anno scolastico 2023-2024. Con Luigi Di Meglio e Renato Bianco.
Nuova trasferta nel pomeriggio alle 18, il Festival sarà ospitato in una prestigiosa sede, la Fondazione Biblioteca Marazza di Borgomanero. Per un ulteriore premio il “Premio Marazza” alla carriera a Carlo Arena, studioso di Letteratura Classica. Previsto un reading, tratto da “La natura nel mondo antico. Antologia classica”, con intervento musicale. Alle 18,30 alla cripta di Sant’Andrea due eventi: alle 18,30 “Carmina civilia: giovani traduttori di Poesia” con Andrea Baldissera e i vincitori delle passate edizioni del Premio di Traduzione. Alle 20,45 ci sarà poi la cerimonia di premiazione del secondo Premio Inter-ateneo di traduzione di Poesia Civile inedita in Italia, previsto un keynote speech di Paola Loreto, con Jack Underwood e Carmen Gallo. Presenterà Paolo Pomati.
Sabato 28 ottobre
La giornata si aprirà con un evento alla Libreria Mondadori, ore 12: “Cinquant’anni in poesia”, con Ennio Cavalli a partire da “Qualcosa #Altre100” (La Vita Felice), al termine aperitivo.
Alle 17, Salone Dugentesco, ci sarà la “Maratona Interlinea di poesia” con diversi poeti ospiti e più eventi. Si comincerà con Alberto Nessi; “La natura svizzera nella lingua italiana”, con letture da “La seconda bellezza. Poesie vegetali”. Nello stesso evento Andrea Temporelli: ”Insegnare ad amare la poesia”, con letture da “L’amore e tutto il resto”; alle 18,15 ricordo di Paola Malvasi a cura di Ennio Cavalli, con letture dall’antologia “Casa di parole”. Chiusura alle 19 con la cerimonia del “Premio Lyra Giovani” 2023, assegnato a Pietro Cardelli, letture da “Tu devi prendere il potere”, con Franco Buffoni e panissa conclusiva in onore dei poeti.
Domenica 29 ottobre
La giornata conclusiva, domenica 29 ottobre, si ritornerà alla libreria Mondadori alle 10,45 per un “Aperitivo con i poeti” reading tutto vercellese con Luciano Balzaretti, Guido Michelone, Tonino Repetto, a seguire Eleonora Aleotti leggerà liriche da “Cronache della sala d’aspetto”.
Alle 12, sempre in libreria, “Incontro con Vivian Lamarque con letture da “L’amore da vecchia”, con la presentazione di Roberto Cicala. Chiusura del Festival con un altro Premio: “L’occhio insonne”, che viene dedicato al rapporto tra cinema e poesia, al Cinema Italia alle ore 18. Il premio sarà consegnato a Mario Martone, che sarà intervistato in streaming da Giorgio Simonelli e in sala verranno proiettati alcuni spezzoni del di film del regista. Chiuderà la 19ª edizione del Festival il presidente de “Il Ponte”, Luigi Di Meglio con i saluti finali.
La scheda di Susan Kiguli
La protagonista principale di quest’edizione del Festival sarà la poetessa ugandese Susan Kiguli, vincitrice del Premio principale, con l’edizione della raccolta “Terre che piangono”.
Il volume è tradotto da Marta Zonca e curato da Antonella Sinopoli, fondatrice del progetto AfroWomenPoetry, che presenta così il lavoro dell'autrice: «Questa è l'arte di Susan Kiguli: fare della parola poetica strumento di ricordo (mai rimpianto) e di riconoscenza. Ricordo delle persone ferite nella sua terra – i bambini, le madri, prima di tutto –. Ferite da guerre, poteri famelici, politiche indifferenti ai bisogni reali. Riconoscenza verso chi – al contrario – ha dato al suo Paese un contributo di speranza, di azione, di pensiero costruttivo e destinato a segnare le giovani generazioni».
Susan Nalugwa Kiguli, nata nel 1969, è professore associato ed è stata direttrice del Dipartimento di Letteratura, Università di Makerere (marzo 2012-luglio 2016). Presidential Fellows dell’African Studies Association (Asa) nel 2011. Ha dedicato la sua ricerca alla poesia africana orale e scritta, al canto popolare e alla teoria della performance nel Sudafrica del post aparheid e nell’Uganda post guerra civile. È stata presidente di Femrite, associazione delle scrittrici ugandesi. Fa parte del comitato consultivo dell’African Writers Trust (Awt). Ha anche fatto parte della giuria del Commonwealth Writers’ Prize (regione africana) e partecipato a vari festival di letteratura,suoi lavori sono apparsi su diverse riviste e antologie, nazionali e internazionali.