CRONACA: la Gdf sequestra 9 milioni a nomadi. Interessato anche il campo di Vercelli

Maxi operazione delle Fiamme Gialle e dei carabinieri di Genova. Al centro delle indagini anche il campo nomadi di Vercelli

CRONACA: la Gdf sequestra 9 milioni a nomadi. Interessato anche il campo di Vercelli
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Maxi operazione delle Fiamme Gialle e dei carabinieri di Genova. Al centro delle indagini anche il campo nomadi di Vercelli

Oltre 9 milioni di euro, tra appartamenti, terreni, auto, moto, società, attività commerciali e conti correnti sono stati sequestrati nel corso di una maxi operazione condotta dai carabinieri e dalla Guardia di Finanza di Genova. L'intervento ha portato dunque al sequestro dei beni accumulati in 30 anni da alcune famiglie sinti residenti nel campo nomadi di Bolzaneto e in quelli di Milano, Carrara, Lodi e VERCELLI. Il blitz si è concentrato sull'esecuzione di 13 misure di prevenzione patrimoniale nei confronti di altrettante famiglie e provvedimenti cautelari. Le persone coinvolte nelle investigazioni dichiaravano un reddito corrispondente a zero euro (ufficialmente si occupavano di raccolta di rottami e ferro) mentre invece possedevano società che gestivano l'acquisto e la vendita di immobili, terreni e attività commerciali, ad esempio pizzerie e ristoranti, tutte ubicate tra Genova, Asti, Carrara, Lodi e VERCELLI. Le persone finite nel mirino delle Fiamme Gialle e dei carabinieri sono state una sessantina, 15 destinatarie di misure di prevenzione e 35 indagati come “teste di legno” ai quali erano intestati gli immobili, i conti correnti bancari e postali, le società e le attività commerciali. Le indagini hanno compreso un periodo che è andato dagli anni '80 sino ai giorni nostri. L'operazione ha portato al sequestro di 22 immobilitra le province di Genova, Milano, Carrara, VERCELLI e Asti, oltre a 52 terreni su cui le famiglie avevano già costruito, progettavano di costruire o avevano installate roulotte e camper, 22 automobili, 16 camper e 7 moto, oltre alle 2 società che gestivano compravendita di immobili, attività commerciali e veicoli, e a 89 tra conti correnti e libretti di deposito. Circa 6 milioni di euro il valore totale dei sequestri, cui si aggiungono i 3 derivanti dall’operazione “Vurdòn” (così vengono chiamati dai sinti i camper in cui vivono) della Guardia di Finanza, che si è concentrata su una singola famiglia, in particolare su 5 membri che, stando alla ricostruzione dei finanzieri, avrebbero accumulato nel corso degli anni una vera e propria fortuna tenuta nascosta al Fisco. Nessuno dei 15 soggetti destinatari delle misure di prevenzione patrimoniale è a oggi indagato penalmente: il prossimo 23 marzo si terrà la prima udienza davanti al giudice, durante il quale potranno spiegare, attraverso i loro avvocati, la provenienza dei beni non dichiarati, cui seguirà un eventuale confisca definitiva. Il tribunale ha intanto già nominato un curatore, che si occuperà di gestire i proventi delle attività commerciali in attesa dell’esito del processo.

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