Basta morire di lavoro: in duemila a Vercelli sfilano per i morti di Brandizzo
Il segetario nazioanale della Cgil Landini ha preso parte alla manifestazione
Da Vercelli il grido “mai più morti sul lavoro” si diffonde in tutta Italia. A sottolineare l'importanza della marcia silenziosa di oggi, lunedì 4 settembre, in occasione dello sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil provinciali, le parole del segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini, che ha ribadito ancora una volta che non c'è sicurezza se c'è precarietà del lavoro, non c'è sicurezza se si appaltano all'esterno lavori così importanti come la manutenzione ferroviaria, il tutto in nome di un sistema che riduce all'osso il personale occupato per massimizzare il profitto.
Duemila in corteo
Al termine del corteo, partito dalle 10,30 in testa a viale Garibaldi, via Cagna e via San Cristoforo erano un unico serpentone di bandiere e delegazioni sindacali di tutte le sigle e di tutta la Regione. Sono state stimate in tutto circa 2.000 persone partecipanti alla manifestazione, presenti anche i familiari e i colleghi di lavoro dei cinque morti a Brandizzo.
Al termine la parola è andata a dei lavoratori, non ai rappresentanti istituzionali e questi hanno con forza detto che non è più possibile morire di lavoro, che le logiche del profitto e della fretta portano solo morte.
#nonabbiamopiùparole era lo slogan sullo striscione che apriva il corteo, molti altri striscioni hanno declinato in vari modi la rabbia e anche la necessità di fermare una strage che continua da tempo e che nel disastro di Brandizzo ha avuto una delle stragi più gravi della storia.
La gallery del corteo, seguiranno altri servizi.