La città nella morsa dei folli che abbandonano rifiuti (parte 3)
Viale Rimembranza è uno scempio. E via Pisa fa un poco onorevole bis...
Secondo giro consecutivo all'alba (giovedì 6 luglio 2023) e nuova "messe" di discariche per le vie di Vercelli. La zona dell'Aravecchia in cui ieri ASM ha dovuto far intervenire il "ragno" per portar via gli ingombranti (che si ritroveranno nella TARI i cittadini che rispettano le regole) a 24 ore di distanza è ancora miracolosamente pulita anche se i cassonetti si sono già riempiti.
La situazione è comunque sempre la stessa, con rifiuti buttati praticamente ovunque con buona parte degli operatori di ASM - tutti in azione - che probabilmente per star dietro a questi folli dovrebbero essere dieci volte tanti, e del Comune che può davvero poco contro questa dilagante maleducazione (checché ne dica il popolo dei social).
VIALE RIMEMBRANZA
All'incrocio con via Benadir, ecco la ormai abituale discarica con due materassi, una poltrona e un divano sfasciato buttati accanto ai cassonetti. "Tanto qualcuno verrà a portarli via..." avrà bofonchiato tra sé e sé l'ignoto imbecille mentre abbandonava. Mentre il reporter errante fotografa una signora dalla finestra commenta: "Che schifo. Qui è così da dieci anni e non riusciamo a capire chi scarica tutta questa roba...". Qui e da tutte le altre parti...
VIA PISA (sotto alle case popolari civico 11/13)
Nascosto dentro la siepe ecco un bel mucchio di mobili, presumibilmente una camera da letto vista la presenza delle doghe in legno e di due materassi. Poi le ante dell'armadio e così via. Il tutto a pochi passi dalla mega discarica immortalata 24 ore prima all'incrocio con via Salvo d'Acquisto e via Pistoia. Sarà lo stesso inquinatore?
VIA TESTI
Più in piccolo, tra la selva oscura della ciclabile di via Testi (argomento che tratteremo su Notizia Oggi Vercelli lunedì 10 luglio) ecco una mini discarica di sacchi maleodoranti, vecchie coperte e quant'altro. Tutto buttato in terra senza nemmeno preoccuparsi che qualcuno possa mai raccogliere. Pochi metri più in là, lo scheletro in un ombrello buttato accanto al muretto della ormai dismessa ferrovia. Un rifiuto "malinconico"...