Tradizioni Vercellesi

Processione delle Macchine a Vercelli 2023: uno spettacolo di Fede

Si è ripetuto il secolare rito del Venerdì Santo con grande raccoglimento

Processione delle Macchine a Vercelli 2023: uno spettacolo di Fede

Una serata fredda, con una spruzzata di pioggia a metà strada, forse un po’ meno di fedeli ai lati delle strade ma tantissimi in processione dietro la loro “macchina”, nove quadri della Passione di Cristo appartenenti a chiese e confraternite, pesanti gruppi statuari portati a spalla da gruppi di volontari appartenenti anche a varie associazioni d’arma.

La gallery

Nove stazioni della  croce

Si è ripetuta un’antica tradizione. Le letture dei passi dei Vangeli che illustrano le varie fasi del supplizio di Gesù e i canti sacri hanno ricordato a tutta la città una verità ben descritta nel testo di commento ai vari passaggi: “Gesù ha preso su di sé le agonie degli uomini e donne di tutti i tempi”, anche quelli a venire. E come ha detto all’inizio l’arcivescovo mons. Marco Arnolfo: “Ma quanto mi ami Gesù se hai dato la vita per me”, infatti non è solo l’umanità a essere portata sulla croce, siamo ognuno di noi, amati singolarmente. La morte, l’ora più buia prepara però la resurrezione.

Rito intenso

Sono concetti forti, per alcuni inaccettabili, ma questa è la fede cristiana “per crucem ad lucem” è il motto latino che ricorda il più laico “per aspera ad astra”. Nulla si conquista senza dolore e senza amore, è l’insegnamento che Gesù ha lasciato a tutti, anche a chi non lo riconosce come figlio di Dio.

Una processione delle macchine intensa e sempre seguita con tanto raccoglimento, in un tempo in cui la Pasqua sembra lontana, tra guerre, povertà incalzante, siccità, ci ricorda che la notte più buia passa sempre e si trasforma nell’alba della resurrezione, nel sepolcro vuoto.

Le macchine