IL MIO SANREMO: La rottamazione dei big...

Il nostro corrispondente dall'Ariston racconta le notte delle nuove proposte e tante altre atmosfere sanremesi.

IL MIO SANREMO: La rottamazione dei big...
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Il nostro corrispondente dall'Ariston racconta le notte delle nuove proposte e tante altre atmosfere sanremesi.

IL MIO SANREMO - 3
di Ottavio Pisani

Tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Stanotte calerà il sipario sulla 67esima edizione del Festival della Canzone Italiana, che ha nel frattempo emesso il primo verdetto ufficiale con la vittoria tra le nuove proposte di Lele (strano che qualcuno tra produttori e discografici non gli abbia suggerito un nickname un po' meno banalotto) davanti a Maldestro, come da pronostico immodestamente indicato.
Ma la sorpresa clamorosa della serata di ieri e' arrivata dal televoto, con l'eliminazione di artisti nazionalpopolari ed affermati, tra lo stupore generale.
La rottamazione dell'Ariston ha coinvolto Albano, Gigi D'Alessio e Ron, oltre a Giusy Ferreri penalizzata più che dall'interpretazione della canzone - grintosa ed intensa - da un outfit leopardato da tigre del ribaltabile che probabilmente non è risultato rassicurante per i telespettatori di Raiuno, conservatori per tradizione.
Scherzi a parte, la situazione ha ribadito semmai quanto gli artisti provenienti dai talent possano contare su di uno zoccolo duro votante che rende anche il verdetto di stasera (quasi) indecifrabile.
Scrivo quasi perché in realtà questo Festival il vincitore annunciato ce l'ha sin dall'inizio.
Fiorella Mannoia e' già stata incoronata dai media e dagli addetti ai lavori come incontrastata regina di questa edizione, con gli outsider oldies Marco Masini e Paola Turci e le incognite della generazione talent - Elodie e Michele Bravi su tutti - a disputarsi le piazze d'onore. Personale podio? Gabbani e la sua scimmia nuda che balla, Samuel e Paola Turci, con Masini di immediato rincalzo.
Fantascienza sia chiaro.
Ma se il genio della lampada decidesse di passare da queste parti ad esaudire qualche desiderio preferirei nell'ordine la vittoria della Pro contro lo Spezia, incassare la bolletta della Snai che ho in tasca e se proprio vogliamo esagerare anche quella legata all'estrazione del Superenalotto di stasera.
Così, giusto per mettere i puntini sulle i.
Per restare in tema di classifiche, giunti al termine del Sanremone ci occupiamo oggi di quella degli oggetti cult della settimana festivaliera.
Al quinto posto, il portachiavi raffigurante Carlo Conti.
In platea ed in galleria ogni volta che la De Filippi appariva con i gadget (applausi per l'idea, un po'meno per la qualità del manufatto) si consumavano duelli rusticani per tentare di accaparrarseli.
Tra qualche settimana lo troveremo in vendita come oggetto di modernariato su ebay.
Al quarto posto il selfie con il vip. Sanremo da questo punto di vista è una ribalta sui generis, l'unica che alimenta ancora forme - nella quasi totalità dei casi immotivate - di divismo.
E quindi anche un selfie con Ermal Meta (non ce ne vogliano i suoi Lupi) o con Clementino, al mercato nero della popolarità social non ha prezzo!
Al terzo posto il pass.
Se non lo si esibisce non si conta una cippa lippa e seguendo questo principio ogni situazione ne prevede appunto uno.
Al collo degli addetti ai lavori, pass portati con orgoglio tronfio, paragonabile solo a quello dei reduci o dei generali in pensione per le loro decorazioni.
Per i peones che ne sono sprovvisti, ahi loro, una vita di sofferenza.
Al secondo posto un biglietto x l'Ariston.
Come negli stadi nominale, anche se non esiste fortunatamente una tessera del musicofilo come nel calcio purtroppo esiste quella del tifoso. Ottenerlo in omaggio un invidiatissimo privilegio.
Acquistarlo singolarmente od in abbonamento seriale, un'impresa costosissima e burocraticamente ardua.
Al primo posto - e qui lo so personalizzo - Diletta Leotta.
Vi confesso.
Avevo una mission.
Tornare a casa con una foto in sua compagnia.
Da lunedì verrò spernacchiato dagli amici del calcetto, da quelli del bar e dai cazzari della balaustra in Gradinata Nord che, fiduciosi, mi avevano affidato ottimisti questo prestigioso incarico.
Purtroppo ripiego con Rita Pavone, alla quale stasera verrà assegnato il premio alla carriera.
Non è la stessa cosa.... ma per favore, almeno voi non infierite!
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