Lavoro al centro! Primo appuntamento santhiatese il 23 marzo
Il Comune ha subito colto la disponibilità del centro per l'impiego a incontri di orientamento
Porte aperte ai santhiatesi che vogliono porsi nel modo giusto sul mercato del lavoro grazie alla disponibilità del Centro per l'Impiego che è stata subito sfruattata grazie all'amministrazione Comunale, nella persona degli assessori Claudia Ulliana e Alessandra Ferragatta.
Orientamento al mercato del lavoro
Oltre ad una presentazione generale dei servizi del Centro per l’Impiego, gli incontri saranno improntati su tematiche pratiche, per esempio strumenti di ricerca di lavoro: curriculum vitae e lettera di presentazione; come sostenere un colloquio di lavoro; presentazione di IO LAVORO: la piattaforma di Agenzia Piemonte Lavoro dove domanda e offerta di lavoro si incontrano.
Se l'interesse per il servizio sarà rilevante si prevede per il futuro di organizzare nuovi incontri su altre tematiche specifiche, come la L. 68/99 e collocamento mirato disabili, con incontri rivolti sia ai lavoratori che alle aziende del territorio, o il Programma nazionale per la Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori GOL, o ancora il coinvolgimento dei giovani con l’obiettivo principe di facilitare il loro inserimento lavorativo, contribuendo, in particolare, alla sensibilizzazione dei ragazzi ad assumere un atteggiamento proattivo per la pianificazione del loro futuro professionale, prevenendo fenomeni di inattività e disorientamento.
Giovedì 23 marzo il primo appuntamento
Il primo appuntamento aperto a tutti sarà giovedì 23 Marzo dalle 9.30 alle 11.30 presso la Biblioteca Civica di Via Dante Alighieri 4.
“Siamo molto contente della sinergia che si verrà a creare tra la nostra Amministrazione ed il Centro Impiego di Vercelli - dicono Ulliana e Ferragatta - Questa collaborazione non è dettata soltanto da una finalità contingente, volta a fronteggiare l’emergenza lavorativa diffusa in atto, ma è orientata nel lungo periodo, al fine di mettere a punto strategie idonee a sostenere anche i lavoratori che rischiano di essere espulsi dal sistema produttivo e che si ritrovano in possesso di competenze non più in linea con quanto sarà richiesto dal mercato”.